Ue, manovra Italia a rischio di non rispetto patto: pericolo anche per altri 5 Paesi

La bozza di legge di bilancio italiana 2017 è «a rischio di non rispetto» dei requisiti del Patto Ue, perché «potrebbe risultare in una deviazione...

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La bozza di legge di bilancio italiana 2017 è «a rischio di non rispetto» dei requisiti del Patto Ue, perché «potrebbe risultare in una deviazione significativa dall'aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine»: lo scrive la Commissione nel comunicato che riassume la sua opinione sulla manovra. Lo stesso rischio c'è per altri 5 Paesi: Belgio, Cipro, Lituania, Slovenia, Finlandia.


IL SISMA
La Commissione Ue, tuttavia, è «pronta a considerare un approccio ampio sul trattamento specifico delle spese collegate al terremoto», a causa della «natura integrata di tali spese che rende il legame tra emergenza e prevenzione meno chiaro e a causa della ricorrenza degli eventi sismici».

IL DEBITO
«Le perdite nell'export restano sostanziali. La performance esterna e la competitività dei costi soffrono a causa di una ridotta crescita della competitività del lavoro, nonostante una contenuta crescita dei salari ed il deprezzamento del tasso effettivo di cambio. La debole ripresa economica, la bassa inflazione e la politica di bilancio espansiva ritardano la riduzione dell'altissimo debito pubblico e dei rischi ad esso collegati». 

LE BANCHE
«La bassa redditività e l'alto stock di crediti deteriorati rendono il sistema bancario italiano sempre più vulnerabile e ostacolano la capacità delle banche di sostenere l'economia». È scritto nella pagina dedicata all'Italia del Rapporto del meccanismo di allerta (Apr) 2017 della Commissione europea. «La cattiva allocazione di capitale associata all'alto stock di sofferenze contribuiscono alla bassa crescita della produttività» ed «i bassi volumi di credito sono associati al ridotto livello degli investimenti».


Ora «il dialogo con l'Italia prosegue, l'Eurogruppo e l'Ecofin devono confermare la nostra opinione il 5-6 dicembre, poi ci sarà il rapporto 126.3 sul debito, non è il primo, è già stato fatto, ed è allora che valutiamo se sono state fatte correzioni per evitare che scatti una tappa nuova nella procedura contro l'Italia», ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici parlando delle prossime tappe del confronto con l'Italia.
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Il Messaggero