L'esercito ucraino e i ribelli separatisti filo-russi si accusano reciprocamente di violare la fragile tregua scattata nel week-end e avvertono che in queste condizioni non è...
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Parallelamente, l'Unione europea ha pubblicato una nuova lista nera di persone ed entità sanzionate per il coinvolgimento nel conflitto ucraino, fra le quali ci sono due vice ministri russi della Difesa. Mosca ha promesso una risposta «adeguata» denunciando le sanzioni «incoerenti e illogiche».
L'ampliamento delle «sanzioni antirusse appare assurda alla luce dell'accordo di Minsk» al cui «raggiungimento hanno partecipato i leader dei principali Paesi Ue», ha scritto il ministero degli Esteri russo in una nota, rispondendo alla decisione dell'Ue di allungare la lista dei sanzionati per la crisi ucraina con altre 19 persone e 9 entità, tra cui Arkadi Bakhin e Anatoli Antonov, primo viceministro e viceministro della Difesa russi. Mosca avverte inoltre che risponderà «in modo adeguato» alle nuove sanzioni.
Segno dell'estrema fragilità del cessate il fuoco, cinque soldati ucraini morti in combattimenti vicino a Mariupol, nella parte sud del fronte, dopo la tregua scattata sabato sera.
Il capo della polizia regionale di Donetsk, Viaceslav Abroskin, accusa i separatisti di aver ripreso stamane «gli attacchi di artiglieria» su Debaltseve, l'importante snodo ferroviario dove i filorussi circondano migliaia di soldati ucraini. Abroskin scrive inoltre su Facebook che «un proiettile ha colpito una caserma della polizia alle 8 del mattino» e che «l'edificio è stato distrutto» ma «non ci sono morti o feriti tra gli agenti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero