Ucraina senza pace, nonostante l'accordo sul cessate il fuoco. Gli osservatori dell'Osce a Donetsk hanno denunciato di essere finiti sono il fuoco di vari colpi di mortaio...
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Undici morti in 24 ore. I ribelli filorussi dell'est ucraino hanno reso noto tramite la loro agenzia Novorossia che negli scontri di ieri sera a Donetsk hanno perso 11 uomini, mentre altri 4 miliziani sono rimasti feriti.
Esercitazioni militari in Ucraina occidentale da oggi al 26 settembre. Vi partecipano circa 1200 soldati di 14 Paesi: Usa, Canada, Georgia, Polonia, Lettonia, Lituania, Lettonia, Moldova, Romania, Bulgaria, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Azerbaigian. Presenti anche ufficiali Nato. Lo riferiscono media ucraini e russi. Le manovre, denominate «Rapid Trident 14», si terranno al poligono Yavorivski, nella regione di Lviv (Leopoli). Gli Usa hanno inviato 200 militari della 173/ma divisione di fanteria con base in Italia.
Paesi Nato hanno cominciato a consegnare armi a Kiev per aiutarla a combattere i separatisti filorussi nell'est del Paese: l'annuncio è stato dato dal ministro della Difesa ucraino, Valeri Gheletei. Gheletei ha riferito di aver discusso di forniture di armi in incontri bilaterali con ministri della difesa di Paesi Nato al recente summit gallese dell'Alleanza. «Non ho il diritto di svelare gli specifici Paesi con cui abbiamo raggiunto tale accordo. Ma il fatto è che quelle armi sono già in viaggio verso di noi, questo è assolutamente vero, posso ufficialmente confermarvelo», ha dichiarato il ministro. Ufficiali Nato hanno assicurato che non ci sono piani per inviare «assistenza letale» all'Ucraina (che non fa parte dell'Alleanza, ndr) ma che Stati membri possono farlo. Fonti della Difesa di Italia, Polonia e Norvegia avevano già smentito in precedenza l'invio di armi a Kiev. L'Italia, avevano precisano le fonti, in coordinamento con altri Paesi Ue e Nato sta predisponendo un pacchetto di assistenza militare che comprende forniture di equipaggiamento non letali (giubbotti antiproiettili e elmetti), in linea con quanto concordato con i Paesi partner.
Le autorità di Kiev. Un portavoce militare ucraino ha accusato i ribelli filorussi di minacciare il processo di pace intensificando i loro attacchi contro le posizioni ucraine, a dispetto del cessate il fuoco siglato lo scorso 5 settembre. «Le azioni dei terroristi minacciano la realizzazione del piano di pace del presidente ucraino» Petro Poroshenko, ha dichiarato il portavoce, Volodymyr Poliovy, precisando che i ribelli prendono di mira i checkpoint dell'esercito ucraino.
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Il Messaggero