Era la terrorista donna più ricercata della Gran Bretagna. Il suo volto, insieme a quello di Jihadi John, era diventato un simbolo per i combattenti occidentali del...
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La morte della jihadista, conosciuta anche con lo pseudonimo Umm Hussain al-Britania, è stata rivelata da fonti britanniche ai giornali inglesi, anche se non ci sono conferme ufficiali: sarebbe stata colpita a giugno al confine tra Siria e Iraq. Una fonte governativa ha confermato a The Sun che la donna è stata uccisa durante la fuga da Raqqa e, sempre secondo il giornale, alcuni funzionari della Cia avrebbero confermato ai loro omologhi britannici che un Predator dell'aviazione statunitense ha ucciso Sally a giugno. Il ritardo nel dare la notizia della morte, invece, sarebbe dovuto al timore che JoJo possa essere stato ucciso insieme a lei, ma non è sicuro che il piccolo fosse con la madre. I vertici dell'intelligence degli Stati Uniti hanno dichiarato che non possono essere certi al 100 per cento che nell'attacco sia stata uccisa la "vedova bianca", visto che non c'è stato alcun modo di poter risalire all'identità delle vittime.
Sally, originaria di Greenwich, nel Kent, in passato cantante punk rock, era madre di due figli e godeva dei sussidi statali prima di incontrare il futuro marito Junaid Hussein, un esperto informatico radicalizzato. Seguendo le orme del coniuge nell'adesione al jihadismo, lasciò la sua casa nel Kent per raggiungerlo con JoJo al seguito in Siria. Hussein risulta essere stato ucciso in un raid nel 2015, ma questo non ha spinto Sally a lasciare il Paese. Anzi, ha continuato a operare all'interno del Califfato, rafforzando la sua posizione e diventando una delle maggiori reclutatrici di giovani ragazze sui social: la “vedova bianca” raccontava loro quanto fosse meravigliosa la vita all'interno dello Stato islamico, le invitava a lasciare tutto per unirsi a loro o le spingeva a compiere attentati terroristici in Occidente. Inoltre usava i social per scrivere messaggi di minaccia contro «i Cristiani». A lei fu affidata la guida dell'ala segreta (al femminile) del battaglione Anwar al-Awlaki, l'unità fondata dal marito, composta esclusivamente da combattenti stranieri allo scopo di pianificare ed eseguire attacchi in Occidente.
Non ha esitato nemmeno a mettere a disposizione dei jihadisti il figlio JoJo, apparso in un video di propaganda mentre giustiziava un prigioniero dello Stato Islamico: nelle immagini, che ricordano le esecuzioni di Jihadi John, il bimbo appare sorridente mentre rivolge la pistola alla nuca di un uomo in tuta arancione, prima di premere il grilletto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero