Usa, mamma killer uccide tre figli per attirare l'attenzione del marito: ora l'infanzia difficile potrebbe salvarla dalla pena di morte

Usa, mamma killer uccide tre figli per attirare l'attenzione del marito: ora l'infanzia difficile potrebbe salvarla dalla pena di morte
Una mente devastata da un'infanzia segnata dagli abusi e dalla relazione difficile con l'uomo che aveva sposato e che in precedenza aveva una relazione con sua madre. A...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una mente devastata da un'infanzia segnata dagli abusi e dalla relazione difficile con l'uomo che aveva sposato e che in precedenza aveva una relazione con sua madre. A soli 23 anni Brittany Pilkington aveva già quattro figli: ne ha uccisi tre soffocandoli con una coperta per far sì che suo marito, il 38enne Joseph Pilkington, smettesse di ignorare Hailey, la figlia di tre anni, e le dedicasse più attenzioni.




È accaduto a Bellefontaine, nell'Ohio. Brittany ha confessato di aver assassinato la settimana scorsa Noah, di tre mesi, in aprile Gavin, che aveva quattro anni, e nel luglio 2014 Niall, di soli tre mesi. Ora si trova ad affrontare tre accuse di omicidio che in circostanze normali porterebbero con certezza alla pena di morte. Molti, però, reputano assai improbabile che con una storia personale alle spalle come la sua possa subire una sentenza di quel tipo. «Mi sembra difficile - ha detto il procuratore William Goslee - immaginare una giuria che possa definirla una donna con un cuore crudele e depravato e che ritenga giusto sopprimerla con un'iniezione letale. La sua mente devastata immaginava di proteggere la figlia che non era amata dal padre quanto lo erano i suoi fratelli».



L'inchiesta avviata dalla polizia ha appurato che Noah e la sorella Hailey erano state tolte per precauzione alla famiglia in seguito alla morte di Gavin. Successivamente, però, un giudice li ha rispediti a casa dicendo che le morti dei primi due figli non erano da considerare sospette. Una decisione che ora, alla luce della confessione di Brittany, è sotto il fuoco incrociato di critiche e di polemiche che non sembrano destinate a spegnersi tanto presto. «Perché - chiede Joe Skaggs, zio di Brittany - hanno rimandato a casa quei due bimbi dopo che un loro fratello era appena morto e mentre c'era un'indagine ancora aperta?». Una domanda alla quale sarà ora difficile rispondere. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero