Usa, uccise due bimbi per un esorcismo: la colpevole non andrà in prigione

Monifa Sanford
Le “voci” nella sua testa le dicevano che se avesse ucciso quei bimbi le si sarebbero aperte le porte del paradiso. Una delle due donne accusate di aver ucciso il 17 gennaio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Le “voci” nella sua testa le dicevano che se avesse ucciso quei bimbi le si sarebbero aperte le porte del paradiso. Una delle due donne accusate di aver ucciso il 17 gennaio 2014 due bambini nel Maryland, negli Usa, nel corso di un raccapricciante esorcismo, è stata dichiarata colpevole ma non andrà in prigione.

Monifa Sanford, 22, dichiarata colpevole per due accuse di omicidio di primo grado e un tentato omicidio di primo grado, non è stata infatti giudicata penalmente responsabile.


Monifa andrà in un ospedale psichiatrico per il suo ruolo nell'omicidio di Norell Harris, un anno, e sua sorella Zyana, due anni. Lei e la madre dei piccoli, Zakieya Avery, 29 anni, accoltellarono i bimbi con una lama seghettata e li soffocarono durante un esorcismo perché li credevano posseduti dal demonio. Anche gli altri due figli di Zakieya, di cinque e otto anni, furono accoltellati e soffocati, ma riuscirono a sopravvivere.

La testimonianza di Monifa, venerdì scorso, è stata così così sconvolgente che in tribunale il padre dei bambini ha dato in escandescenze, costringendo gli agenti a portarlo fuori dall'aula. Secondo la testimonianza, la malattia mentale portava la ragazza ad avere allucinazioni e a sentire "voci": una di queste, secondo lei, era quella di Satana che le diceva di volere la morte dei bambini e che se lei voleva andare in paradiso doveva ucciderli lei stessa. David Felsen, avvocato della difesa, ha detto che Monifa credeva di essere stata "iniziata" in un gruppo di "demoni assassini", ma l'inchiesta ha rivelato che si trattava di una sua immaginazione. Le due donne hanno raccontato di aver creduto, a un certo punto, di essere possedute anche loro, insieme ai bambini e ad alcuni oggetti, e che intorno aleggiassero spiriti maligni.

Monifa è stata affidata al Clifton T. Perkins Mental Hospital, mentre il processo per Avery dovrebbe avvenire entro fine anno. Le due donne, dopo aver ucciso i due bimbi e aver ferito gli altri due, si aggredirono a vicenda: Zakieya accoltellò Monifa tentando di soffocarla, scatenando una lotta folle. Poi, all'improvviso, si fermarono. Fecero una doccia, lavarono i corpi dei bimbi morti e un bimbo ferito e li adagiarono sul letto.


La polizia, dopo aver ricevuto una segnalazione relativa ad "attività sospette", si presentò intorno alle 9.40 del mattino a casa di Zakieya, a Germantown, e si trovò davanti a una scena raccapricciante. Norell e Zyana furono subito dichiarati morti, mentre i due figli più grandi vennero soccorsi e portati in ospedale. Monifa, che fu portata in ospedale, disse agli agenti: «Sono contenta che i bambini siano in paradiso, ma mi mancano». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero