Non solo palloni da football a stelle e strisce quando si utilizzal'hashtag #Usa. E non solo gratificazione per le numerose Directioner e Belieber che digitano #1D,...
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Con l'apertura ufficiale (e non priva di momenti difficili come quelli vissuti nella giornata di domenica) della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, twitter ha creato tre nuovi emojis pensati per l'ampio pubblico che, in questi giorni, condividerà, discuterà e - probabilmente - criticherà i lavori e le decisioni che verranno prese a Parigi. Seppur oscurata dai terribili eventi del 13 novembre, la Conferenza riveste un'importanza fondamentale per il futuro del Pianeta come dimostrano gli oltre 140 leader mondiali presenti, dal presidente degli Stati Uniti a quello cinese.
Gli emoticon dedicati alla Conferenza sul clima compaiono digitando gli hashtag ufficiali #Cop21, #GoCop21, #ActionDay e #ClimateChange. Al primo è associato il logo dell'evento, una foglia verde stilizzata su cui batte il sole e al cui interno compare una altrettanto stilizzata Torre Eiffel. Al secondo è associata la sola Torre Eiffel verde. Mentre al terzo e al quarto è associato un globo terrestre a forma di cuore.
I primi due sono gli emoticon più istituzionali che verranno adottati prevalentemente dal canale twitter ufficiale dell'evento, dallo Un Climate Action, e da tutti quelli a esso correlati, oltre che dai diversi governi e dalla stampa mainstreamin. Gli ultimi due, invece, si connotano come più "movimentisti" e veicoleranno, probabilmente, status, osservazioni, proposte e critiche da parte delle diverse associazioni ambientaliste oltrechè di esperti "più dissidenti".
Al di là delle diverse posizioni diverse gli emoji di twitter sottolineano l'importanza che l'evento di questi giorni ha per l'intero pianeta. Molti scienziati e attivisti, infatti, vedono questo evento come l'ultima possibilità per salvare il mondo riducendo (realmente) il riscaldamento globale. Gli emoticon non salveranno il mondo ma, almeno, attireranno l'attenzione su un tema che dovrebbe essere una priorità per ciascuno di noi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero