Turchia, dopo 23 anni al potere si dimette il sindaco di Ankara: «Me lo ha chiesto Erdogan»

AP Photo/Burhan O
Si è dimesso il sindaco di Ankara Melih Gokcek. Figura di spicco e tra le più controverse dell'Akp, partito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, era in...

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Si è dimesso il sindaco di Ankara Melih Gokcek. Figura di spicco e tra le più controverse dell'Akp, partito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, era in carica da 23 anni. Si tratta dell'ultimo di una serie di sindaci che hanno rinunciato all'incarico sotto le pressioni del presidente turco.


Gokcek, 69 anni, è stata una delle figure di alto profilo più controverse dell'Akp: in Turchia è diventato celebre per le sue numerose presenze in televisione e per la diffusione di teorie cospiratorie ai suoi quattro milioni di seguaci su Twitter. Tra le teorie più controverse di Gokcec quella che i poteri occidentali siano responsabili dei terremoti che hanno colpito la Turchia, oltre a quella che dietro la nascita dell'Isis ci sia l'Amministrazione Obama.
Fedele seguace del "sultano" Erdogan, lunedì scorso Gokcek ha annunciato che si sarebbe dimesso dopo un incontro di tre ore con il presidente turco. «Se Dio vuole, sabato il consiglio municipale di Ankara terrà una riunione straordinaria e io saluterò i suoi componenti e mi dimetterò», aveva scritto su Twitter.

Oltre a quelle di Gokcek, Erdogan ha chiesto e ottenuto anche le dimissioni del sindaco di Bursa, Recep Altepe, e di quello di Balikesir Ahmet Edip Ugur. Negli ultimi mesi il presidente turco ha più volte chiesto ai membri dell'Akp che mostravano «fatica mentale» di farsi da parte, in vista delle elezioni previste per il 2019. Tra settembre e inizio ottobre hanno rassegnato le loro dimissioni il sindaco di Istanbul Kadir Topbas, al potere da 13 anni, e quello di Duzce Mehmet Keles. Tutti esponenti del Partito per la giustizia e lo sviluppo, l'Akp.
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Il Messaggero