La Turchia cambia fuso orario: dal 30 ottobre gli orologi segneranno l'ora della Mecca

Gli orologi turchi segneranno la stessa ora della Mecca
Verrebbe da dire: diverse come il giorno e la notte. O lontane anni luce. O in due emisferi distinti… Il riferimento è alla Turchia che sembra volersi allontanare...

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Verrebbe da dire: diverse come il giorno e la notte. O lontane anni luce. O in due emisferi distinti… Il riferimento è alla Turchia che sembra volersi allontanare sempre di più all’Europa, e all’Occidente in genere, dopo gli attriti del post golpe. Ultimo atto:  la scelta di cambiare fuso orario e di lasciare così “astronomicamente” i Paesi del Vecchio Continente con i quali fino ad ora condivideva per l’appunto la stessa ora. A partire dal prossimo 30 ottobre, data prevista per il cambio dall’orario legale a quello solare, Ankara infatti non sposterà le lancette  che rimarranno al loro posto per tutto l’anno in maniera permanente: tre ore in più rispetto al meridiano di Greenwich.

 

Significa che abbandonerà il fuso­  +2 in cui anche l’Italia si verrà a trovare fra poco più di un mese. E che si posizionerà alla stessa ora della Russia (segnando oltre che il passare del tempo anche l’avvicinamento a Putin) della Siria, dell’Iraq, dell’Arabia Saudita. Un gesto dal forte significato politico, quindi, quello del presidente turco  Erdogan. Anche se la motivazione ufficiale parla di risparmio di energia elettrica con l’adozione permanente dell’ora legale che sposta più tardi il tramonto consentendo così di posticipare l’accensione delle luci.

Ma a far propendere per la decisione simbolica c’è anche il fatto che in questo modo tutti gli orologi della Turchia rimarranno sempre allineati con quelli del La Mecca. In una sempre più marcata identificazione nell'Islam sunnita. Iniziata già da tempo, se si pensa che qualche anno fa una banca locale Turkiye Finans, controllata al 60% dalla saudita Nck aveva lanciato una carta di credito sulla quale figurava una bussola digitale che indicava sempre la direzione della stessa Mecca.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero