«La Tunisia tra il messaggio dei mujaheddin e il rifiuto dei laici». Questo il titolo di un nuovo video pubblicato in rete da Al Qaeda per il Maghreb islamico, con un messaggio...
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Nel video, della durata di 18 minuti e 20 secondi, Al Annabi fa riferimento alle ultime azioni antiterrorismo del governo che hanno mietuto vittime tra i jihadisti. «Ma la nostra volontà rimane alta per continuare la lotta - avverte -. Abbiamo realizzato una rivoluzione eroica e cacciato il tiranno Ben Ali, avendo come obiettivi: la libertà, la dignità, l'applicazione della shaaria. Nessuno poteva immaginare allora un ritorno al potere di quella banda di infedeli, rendendo vane le nostre speranze. Di nuovo, sotto il pretesto della lotta contro il terrorismo, hanno ripreso a perseguitarci, conducendo operazioni di guerra vera e propria contro i veri tunisini arabi e musulmani. Il popolo tunisino si è levato contro il regime, ma il regime non è ancora caduto. E cadrà soltanto ttraverso il Jihad, come in Libia, in Algeria, in Siria, Afghanistan, Iraq, Somalia, Cecenia e alestina, e altri paesi musulmani. Eccoci ora in Tunisia, ombattenti e partigiani, perché torni alla sua gloria passata sotto la bandiera dell'Islam». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero