Donald Trump si insedia alla Casa Bianca. E «inizia la resistenza», una lotta che andrà avanti per i primi 100 giorni e oltre. E mentre a New York si è...
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Durante i tafferugli e il lancio di oggetti davanti all'edificio del National Press Club una persona è rimasta ferita, mentre alcuni giovani incappucciati e con delle maschere nere sono entrati in azione incendiando dei cassonetti della spazzatura. Gli agenti in tenuta antisommossa sono riusciti con un po' di fatica a riportare la situazione alla calma e a disperdere i manifestanti.
Solo un antipasto, dunque, di quello che potrebbe accadere con il giuramento e l'insediamento di Trump. Almeno una ventina le manifestazioni annunciate oggi nella sola capitale federale. La più imponente chiamata «la marcia delle donne». Ma si protesterà in tutti e 50 gli stati Usa.
Intanto ieri a fermarsi è stata Manhattan, scesa in piazza contro Donald Trump: migliaia hanno invaso Columbus Circle, sotto una delle Trump Tower. Una manifestazione imponente. «Sessista, razzista, e anti-gay. Donald Trump vai via», uno dei cori che si è alzato dalla folla. «Questa è la democrazia», hanno cantato altri. Sul palco si sono alternate personalità politiche e star, in uno show hollywoodiano che è sembrato rivaleggiare con le celebrazione per l'Inauguration Day.
Robert De Niro ha scaldato la folla. «Qualsiasi cosa accada difenderemo i nostri diritti», ha affermato l'attore, passando poi la parola ad Alec Baldwin, il Donald Trump del Saturday Night Live: il suo intervento è iniziato proprio con l'imitazione del tycoon. «E' un disastro», ha detto Baldwin, ma «resisteremo». «Il potere della gente è più forte di quello di Washington», gli ha fatto eco Cher. Ha preso la parola anche il sindaco di New York, Bill de Blasio, dichiarando guerra all'amministrazione sulla quale «vigileremo». L'appello alla resistenza è arrivato anche dal regista Michael Moore, uno dei più attivi nell'opposizione a Trump: «È un narcisista, sociopatico. Ma lo fermeremo, non durerà quattro anni».
Intanto Sean Spicer, nuovo portavoce della Casa Bianca, ha annunciato come il team del neo presidente sia stato costretto a confermare almeno 50 alti funzionari dell'amministrazione Obama per garantire la continuità del governo, visto che le nomine per la nuova amministrazione sono lungi dall'essere completate. «Sarà un governo fantastico», ha detto intanto Trump, dicendosi orgoglioso delle scelte fatte.
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Il Messaggero