Il team del presidente eletto Donald Trump ha ammonito Obama, alla vigilia del suo viaggio in Europa, a non fare passi rilevanti in politica estera durante la transizione...
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Intanto l'amministrazione Obama ha sospeso i suoi sforzi per far passare al Congresso l'accordo di libero commercio trans-pacifico (tpp) prima che Trump si insedi, spiegando che il destino dell' intesa dipenderà dallo stesso Trump e dai deputati repubblicani. Lo riferiscono fonti dell'amministrazione, aggiungendo che Obama tenterà di spiegare la situazione ai leader degli altri 11 Paesi firmatari della partnership la prossima settimana in Perù, quando parteciperà ad un summit regionale
Donald Trump ha iniziato a lavorare alla composizione della sua squadra di governo. «Giornata piena in programma a New York. Presto prenderemo alcune decisioni molto importanti riguardo alle persone che guideranno il governo!», riporta l'account Twitter del presidente eletto, sul quale compare anche un omaggio ai veterani che hanno servito nelle Forze Armate Usa, in occasione del Veterans Day. Tra le persone che sono state viste entrare nella Trump Tower stamattina figurano Stephen Bannon, capo della campagna di Trump, l'ex manager della campagna Corey Lewandowski e l'ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani.
Trump nel frattempo tende la mano ai manifestanti che in molte città americane stanno protestando contro di lui. «Ci uniremo tutti e ne saremo orgogliosi», ha scritto su Twitter. «Amo il fatto - ha aggiunto il neopresidente - che i piccoli gruppi di manifestanti la scorsa notte abbiano mostrato passione per il nostro grande Paese».
Diverse ore fa, dopo l'incontro alla Casa Bianca con il presidente Barack Obama, Trump in un tweet aveva invece affermato: «Ho appena vinto un'elezione presidenziale molto aperta. Ora i manifestanti di professione, incitati dai media, stanno protestando. Molto scorretto!». L'inversione di marcia di Trump, sottolineano alcuni media Usa, riflette le tensioni emerse durante la campagna elettorale con alcuni membri del suo staff, che con fatica hanno tentato di costringere il tycoon a moderare i toni.
Sono oltre 200 gli arresti fatti dalla polizia nella seconda notte consecutiva di proteste. A Los Angeles sono finite in manette circa 185 persone, in gran parte per aver bloccato le strade. Un'altra trentina sono state arrestate a Portland, Oregon, teatro di diversi atti vandalici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero