Trump a Kim Jong Un: «Perché mi chiama "vecchio"? Io non gli ho mai dato del basso e grasso»

Trump a Kim Jong Un: «Perché mi chiama "vecchio"? Io non gli ho mai dato del basso e grasso»
«Perché Kim Jong-Un mi insulta dandomi del “vecchio” quando io non lo chiamerei mai “basso e grasso?”». È scambio di complimenti...

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«Perché Kim Jong-Un mi insulta dandomi del “vecchio” quando io non lo chiamerei mai “basso e grasso?”». È scambio di complimenti al vetriolo tra Donald Trump e il dittatore nordcoreano. Il presidente americano, in un tweet postato da Hanoi al termine del suo lungo tour in Asia che lo ha portato in queste ore all'ultima tappa a Manila, nelle Filippine, approfitta per ribattere a tono al leader di Pyongyang che, in risposta al duro discorso del tycoon, lo aveva appellato con il nominativo di «vecchio lunatico».


Il presidente Trump, nel suo tweet, ha scritto che sta cercando di diventare suo amico, aggiungendo subito dopo che forse un giorno succederà. Anche in conferenza stampa, rispondendo a una domanda, Trump ha detto: «Ci sono cose strane che accadono nella vita: questa potrebbe essere una cosa strana, ma certamente è una possibilità. Se ciò avvenisse, sarebbe una buona cosa per la Corea del Nord, ma sarebbe anche un bene per molti altri luoghi, e sarebbe positivo per il mondo».

Sempre da Hanoi, in un altro tweet, il presidente Usa si è scagliato contro «gli haters e gli sciocchi» che mettono in dubbio i suoi sforzi di migliorare le relazioni con la Russia. Il presidente ha accusato i critici di voler «giocare alla politica» facendo male al Paese, cercando di sabotare i rapporti tra Usa e Russia. Le sue parole arrivano subito dopo il vertice Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation), dove Trump e Putin si sono scambiati una stretta di mano e hanno firmato una dichiarazione congiunta sulla Siria.


Inevitabile l'accenno al Russiagate di cui il presidente statunitense è tornato a parlare, ribadendo che Putin aveva nuovamente smentito ogni intervento nelle elezioni del 2016: «Ogni volta che mi vede mi ripete: non l'abbiamo fatto. E io credo che, se lo dice, è davvero così». Ha poi sottolineato che l'inchiesta in corso su presunti contatti tra gli addetti alla sua campagna elettorale e i russi starebbe deteriorando i rapporti tra Usa e Mosca e potrebbe ostacolare gli sforzi di risolvere le crisi mondiali, come quelle con la Siria e la Corea del Nord. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero