«Perché Kim Jong-Un mi insulta dandomi del “vecchio” quando io non lo chiamerei mai “basso e grasso?”». È scambio di complimenti...
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Il presidente Trump, nel suo tweet, ha scritto che sta cercando di diventare suo amico, aggiungendo subito dopo che forse un giorno succederà. Anche in conferenza stampa, rispondendo a una domanda, Trump ha detto: «Ci sono cose strane che accadono nella vita: questa potrebbe essere una cosa strana, ma certamente è una possibilità. Se ciò avvenisse, sarebbe una buona cosa per la Corea del Nord, ma sarebbe anche un bene per molti altri luoghi, e sarebbe positivo per il mondo».
Sempre da Hanoi, in un altro tweet, il presidente Usa si è scagliato contro «gli haters e gli sciocchi» che mettono in dubbio i suoi sforzi di migliorare le relazioni con la Russia. Il presidente ha accusato i critici di voler «giocare alla politica» facendo male al Paese, cercando di sabotare i rapporti tra Usa e Russia. Le sue parole arrivano subito dopo il vertice Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation), dove Trump e Putin si sono scambiati una stretta di mano e hanno firmato una dichiarazione congiunta sulla Siria.
Inevitabile l'accenno al Russiagate di cui il presidente statunitense è tornato a parlare, ribadendo che Putin aveva nuovamente smentito ogni intervento nelle elezioni del 2016: «Ogni volta che mi vede mi ripete: non l'abbiamo fatto. E io credo che, se lo dice, è davvero così». Ha poi sottolineato che l'inchiesta in corso su presunti contatti tra gli addetti alla sua campagna elettorale e i russi starebbe deteriorando i rapporti tra Usa e Mosca e potrebbe ostacolare gli sforzi di risolvere le crisi mondiali, come quelle con la Siria e la Corea del Nord. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero