Terremoto nel campo di Donald Trump. Il manager della sua campagna elettorale è accusato di aver malmenato una giornalista. È stato tecnicamente arrestato - anche se si è...
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Proprio per questo una giornalista di Breibart News, Michelle Fields, si trovava accanto al miliardario al Mar-a-Lago Club di sua proprietà a Palm Beach l'8 marzo. Troppo vicina secondo il fedele assistente, che per liberarsene la allontana strattonandola per un braccio. Proteste immediate, tweet e retweet, titoli su siti web e giornali. Sembrava tutto superato con le reazioni scandalizzate diventate ormai quasi routine per chi segue passo dopo passo la marcia di Trump. Ma un video sembra incastrare Lewandowski insieme con la testimonianza della giornalista che non si è fermata alla denuncia verbale. Strenua la difesa del fidato collaboratore da parte dell'entourage del tycoon: «È assolutamente innocente. Si dichiarerà non colpevole e non vede l'ora di farlo in tribunale». Poi, giunge il tweet di Trump in persona: Lewandowski «è un uomo molto per bene», e l'invito a guardare con attenzione il video incriminato: «non c'è nulla!». Il video non è un granchè rivelatore a occhio nudo in effetti. Resta il fatto che uno stretto collaboratore di Trump che aspira a diventare presidente degli Stati Uniti sarà in tribunale i primi di maggio, prima che sia conclusa la caccia ai delegati, prima delle primarie di giugno in California, prima della convention repubblicana dove l'establishment del 'Grand Old Party' (Gop) intende tentare il tutto e per tutto per fermare il 'fenomenò fin qui inarrestabile. Lo conferma l'ultimo sondaggio Nbc che vede Trump in testa sul fronte Gop con il 48% dei consensi, mentre Ted Cruz segue a distanza con il 27%, e John Kasich è al 18%.
È una coincidenza che la vicenda sia esplosa proprio oggi, mettendo in evidenza ancora una volta il 'pandemoniò che la discesa in campo di Donald Trump scatena anche sul piano giornalistico.
Il Messaggero