NEW YORK - Clamorosa rivelazione del Washington Post: Donald Trump avrebbe comunicato ai russi una informazione di intelligence segreta proveniente da un Paese alleato, che aveva...
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Ci sono vari testimoni di questo grave passo falso compiuto dal presidente. E gli stessi testimoni hanno raccontato che i collaboratori di Trump sono dovuti correre ai ripari, e informare sia la Cia che la Nsa che il segreto era stato rivelato.
La comunicazione fra Trump e i russi sarebbe avvenuta durante l’incontro che lo scorso mercoledì il presidente ha avuto alla Casa Bianca con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e l’ambasciatore Sergei Krilyak. Quest’ultimo è fortemente sospettato dai servizi Usa di essere una spia. Infatti è oggetto di stretti controlli da parte dell’Fbi. L’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn si è dovuto dimettere proprio perché aveva fatto numerose telefonate a Krilyak, e poi aveva mentito e sostenuto di non averle mai fatte.
Il giornale della capitale spiega che nell’incontro con Lavrov e Krilyak, Trump si è messo a vantare la bravura della intelligence Usa. E’ stato in questo momento che avrebbe dimenticato l’obbligo di rispettare l’informazione top secret e avrebbe raccontato ai due russi che esiste una minaccia terroristica che riguarda il possibile uso di computer a bordo di aerei. Va ricordato che da marzo gli Stati Uniti vietano ai viaggiatori che provengano da alcuni Paesi nel Medio Oriente e in Africa di salire a bordo con il proprio computer. E in questi giorni si sta discutendo della possibilità di vietarlo anche ai viaggiatori provenienti dall’Europa.
Intanto arrivano le prime reazione dal mondo della politica statunitense.
Intanto, mentre alla Casa Bianca i giornalisti stanno facendo la fila davanti all'ufficio del portavoce Sean Spicer per avere una reazione ufficiale, lo scoop del Washington Post è stato confermato a Buzzfeed da due funzionari dell'amministrazione. Una delle fonti, messa al corrente dopo l'incontro della scorsa settimana nello studio ovale, ha detto al sito di notizie politiche che quanto è successo tra Trump, Lavrov e Kisliak «è molto peggio di quanto scritto finora».
Il consigliere per la sicurezza nazionale H.R.McMaster ha però negato che Trump abbia rivelato informazioni sensibili: «Hanno esaminato le minacce comuni delle organizzazioni terroristiche, incluse quelle all'aviazione», ha detto al Wp McMaster, che ha partecipato all'incontro, «mai sono stati discussi fonti o metodi di intelligence e non è stata rivelata alcuna operazione militare che non fosse già nota pubblicamente». McMaster ha quindi liquidato il tutto come «una storia falsa»: «Non è successo», ha detto, ricordando che lui era presente all'incontro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero