Tripadvisor, Tar del Lazio annulla la multa: il portale era accusato di non verificare le recensioni sul sito

Tripadvisor, Tar del Lazio annulla la multa: il portale era accusato di non verificare le recensioni sul sito
Multa da 500mila euro annullata per Tripadvisor, il portale web di viaggi che pubblica recensioni di utenti riguardo hotel, ristoranti e attrazioni turistiche. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Multa da 500mila euro annullata per Tripadvisor, il portale web di viaggi che pubblica recensioni di utenti riguardo hotel, ristoranti e attrazioni turistiche.


Lo ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha accolto due ricorsi amministrativi proposti da Tripadvisor Italy e Tripadvisor LLC. «Tripadvisor - si legge nella sentenza - non ha mai asserito che tutte le recensioni sono vere, richiamando anzi l'impossibilità di controllo capillare e invitando a considerare le 'tendenze' delle recensioni e non i singoli apporti».



In seguito ad alcune segnalazioni pervenute e da informazioni acquisite d'ufficio sul sito internet www.tripadvisor.it, l'Antitrust ritenne di aver riscontrato la diffusione di informazioni ingannevoli sulle recensioni presenti nel sito. All'esito sanzionò le due società, in solido, per complessivi 500mila euro. Per il Tar le ricorrenti «hanno depositato in giudizio sufficienti elementi, desumibili da una perizia tecnica, da cui dedurre che esiste un approfondito sistema di controllo concentrato sulle sofisticazioni organizzate a scopo economico, le uniche in grado, in quanto organizzate, di influire sulla media del punteggio relativo alla singola struttura».



Alla fine «non si rileva alcun messaggio ingannevole, in quanto Tripadvisor esplicitamente nel sito evidenzia che non è in grado di verificare i fatti (e quindi la veridicità o meno) delle recensioni, che queste costituiscono mere opinioni degli utenti e che l'affidabilità del messaggio deriva dall'esame di un numero elevato di recensioni per la stessa struttura», e «non essendo possibile verificare i fatti riconducibili ai milioni di recensioni, non si comprende quale nocumento per il consumatore abbia rilevato l'Autorità nelle sua valutazioni conclusive». L'effetto è la riunione dei due ricorsi proposti e l'annullamento del provvedimento sanzionatorio.



La protesta di Federalberghi


La sentenza è «un serio problema» secondo Federalberghi: «Tripadvisor continua inspiegabilmente a rifiutarsi di apportare correttivi che ne migliorerebbero l'afidabilità». La Federazione porta come esempio il caso di un ristorante inesistente della provincia di Brescia che avrebbe scalato le classifiche di Tripadvisor grazie a recensioni false. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero