Monfalcone, ragazzi giocano a pallone in cortile: pensionato spara contro di loro con la pistola

Monfalcone, ragazzi giocano a pallone in cortile: pensionato spara contro di loro con la pistola
Solo per miracolo non ci sono state vittime: un pensionato di 66 anni, ex insegnante, triestino ma residente a Monfalcone da qualche anno, è stato arrestato dai carabinieri...

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Solo per miracolo non ci sono state vittime: un pensionato di 66 anni, ex insegnante, triestino ma residente a Monfalcone da qualche anno, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Monfalcone con l'accusa di tentato omicidio. Sabato ha sparato contro un gruppo di ragazzi tra i 16 e 18 anni mentre nel pomeriggio stavano giocando a pallone nel cortile di un condominio in zona Marina Julia. 


Infastidito dal rumore provocato dai giovani, l'uomo, L.B. le iniziali fornite dai carabinieri, ha prima esploso alcuni colpi di pistola in aria e poi ha rivolto l’arma nei confronti di uno di quei giovani e ha sparato un ulteriore colpo in direzione di questi. Il proiettile, caduto a pochi centimetri dai piedi del ragazzo, ha sollevato alcune schegge dall'asfalto, una delle quali lo ha colpito al costato, senza fortunatamente provocargli lesioni o ferite.

La chiamata al 112, giunta alle 15.30 circa, e l’intervento della pattuglia radiomobile ha portato i militari ad agire con grande cautela, con giubbetto antiproiettile e tutte le precauzioni del caso, individuando il balcone da dove erano stati esplosi i colpi, al primo piano, distante circa una decina di metri dal cortile, e a entrare a casa dell'uomo. A quel punto il 66enne ha spiegato di non riuscire più a sopportare quegli schiamazzi e di aver agito al solo scopo di farli smettere. La pistola, legalmente detenuta, era ancora carica, con il colpo in canna, riposta in un cassetto. A terra , vicino al balcone, c'erano quattro bossoli. L'uomo avrebbe prima esploso tre colpi in aria per avvertire i giovani e poi avrebbe preso la mira verso uno di questi, T.P, 18 anni, residente in zona, per esplodere l’ultimo colpo. Il ragazzo fortunatamente non ha riportato conseguenze gravi, solo una botta al costato.


In casa, tutte legalmente detenute e denunciate alla Questura, oltre alla pistola automatica “Walter” 7,65 usata contro i ragazzi, c'erano anche altre tre pistole, due fucili e una carabina, più le relative munizioni (in totale 700 colpi), ora posti sotto sequestro.B.L. , arrabbiato con i giovani che, diceva, continuavano da giorni a dar fastidio, sembrava non essere del tutto consapevole della gravità e pericolosità di quanto fatto. Arrestato con l’accusa di tentato omicidio, è stato portato al carcere di Gorizia, in attesa dell’udienza di convalida.
(E.B.) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero