Treviso, in coma mamma investita da un'auto: ha fatto scudo con il corpo ai due figli

Treviso, in coma mamma investita da un'auto: ha fatto scudo con il corpo ai due figli
È stata una domenica di sangue sulle strade italiane quella che si sta concludendo, con incidenti gravissimi da Nord a Sud, che hanno causato numerose vittime (anche...

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È stata una domenica di sangue sulle strade italiane quella che si sta concludendo, con incidenti gravissimi da Nord a Sud, che hanno causato numerose vittime (anche giovanissime) e una scia di feriti, molti in gravi condizioni. Ha lasciato sgomenti in Veneto il caso della mamma croata di 46 anni che, per fare scudo con il corpo ai propri figli, di 11 e 5 anni, è stata investita in pieno sulle strisce pedonali da un'utilitaria, a Pieve di Soligo (Treviso).


La donna stava attraversando la strada con i due ragazzi quando è sopraggiunta una vettura guidata da una 87enne, che non si è accorto della presenza della famigliola. Nel tentativo estremo di proteggere i figli, la mamma si è protesa verso l'automobile, venendo investita in pieno, riportando gravi lesioni alla testa. Le sue condizioni sono ora disperate. Portata in elicottero all'ospedale di Treviso, è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico, e ora è in coma, nel reparto rianimazione della neurochirurgia. Feriti, ma in modo meno serio, anche i due ragazzini, che hanno riportato alcune fratture. Per la loro mamma la prognosi è invece riservata.

Dinamica simile per uno schianto avvenuto a Giugliano (Napoli), che ha visto coinvolti una ragazzina di 12 anni e il fratello di 18. Alla guida dell'auto che li ha travolti c'era un 17enne incensurato, senza patente, che dopo l'impatto ha tentato la fuga a piedi, ma è stato bloccato dai Carabinieri e denunciato. La 12enne ha riportato la frattura della volta cranica e una lacerazione e contusione cerebrale; è in gravissime condizioni; il fratello maggiore ha avuto la frattura della tibia e contusioni multiple nella parte superiore del corpo. E sempre una mamma e il suo figlioletto, di tre anni, sono rimasti gravemente feriti ad Ivrea (Torino) nella fuoriuscita di strada della 'Fiat Puntò, condotta dalla donna una 23enne di Ciriè. Il bilancio più grave è però quello di un incidente avvenuto nella zona industriale di Ascoli Piceno, dove due donne, entrambe di 60 anni, sono morte nell'incidente tra l'auto sulla quale viaggiavano, una Mercedes classe A, e un suv.

Ferito in modo non grave il conducente di quest'ultima vettura. In Sicilia, ad Agrigento, la notte scorsa ha perso la vita in un incidente di moto un diciassettenne di Porto Empedocle, Giuseppe Barbato. Il giovane era alla guida della sua Honda Sh ed è possibile che abbia perso il controllo del mezzo, finendo fuori strada; ferita gravemente una coetanea che viaggiava con lui. Altri due schianti mortali nel milanese. A Lacchiarella un impiegato di 29 anni, incensurato, che si trovava alla guida nonostante un tasso alcolico superiore al consentito, ha tamponato violentemente una Panda su cui viaggiava un 56enne, che nella carambola seguita all'impatto è deceduto.


L'impiegato, che si era fermato a prestare i primi soccorsi, è stato arrestato dai carabinieri per omicidio stradale. Nel capoluogo lombardo, all'angolo tra via Fermi e via Vincenzo da Seregno, l'ennesimo incidente mortale, con vittima un motociclista 50enne. La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio della Polizia Locale. Non è chiaro se il centauro si sia scontrato con un'auto o abbia perso il controllo della moto. E in provincia di Brescia ha perso la vita una bimba di tre anni in seguito a un incidente avvenuto lungo l'autostrada A21 in direzione Piacenza all'altezza di Porzano di Leno: la piccola era seduta nel seggiolino, sul sedile posteriore dell'auto, guidata dal padre. Era presente anche la madre. La vettura è uscita di strada andandosi a incastrare sotto un camion fermo in una area di sosta.
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Il Messaggero