Trattati Roma, allarme 007: rischio violenze da infiltrati nei cortei

C'è preoccupazione nell'intelligence per la minaccia terroristica dopo l'attacco di Londra. Per quanto riguarda le celebrazioni per i Trattati di Roma di...

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C'è preoccupazione nell'intelligence per la minaccia terroristica dopo l'attacco di Londra. Per quanto riguarda le celebrazioni per i Trattati di Roma di sabato,, tuttavia, i pericoli potrebbero arrivare dai violenti infiltrati nei cortei. Lo ha detto, a quanto si apprende, il direttore dell'Aisi, Mario Parente, ascoltato oggi al Copasir per circa tre ore. L'attenzione è puntata sugli antagonisti dei centri sociali più 'durì - alcune centinaia - che potrebbero strumentalizzare le manifestazioni per fare scontri di piazza. Solo alcune decine sarebbero i manifestanti in arrivo dall'estero, più interessati a eventi come il G20 di Amburgo di luglio ed il G7 di Taormina di fine maggio.


Intanto si è svolto in Questura a Roma un incontro per la manifestazione di sabato contro il vertice Ue «per favorire un dialogo tra i promotori ed i residenti», si legge in un comunicato della stessa Questura. Alla riunione alla presenza del Questore Guido Marino hanno partecipato, oltre ai promotori, la presidente del Primo Municipio della capitale con alcuni consiglieri, e una rappresentante di alcune associazioni di cittadini del rione Testaccio, zona di passaggio del corteo. «Dopo un costruttivo e proficuo confronto, con l'obiettivo di ridurre al minimo i disagi per i residenti, si sono avute rassicurazioni da parte dei promotori sullo svolgimento pacifico del corteo - prosegue la nota - Pur mantenendo infatti inalterato il previsto percorso - garantendo il diritto a manifestare - verranno messe in atto tutte le azioni che permetteranno nel più breve tempo possibile il ritorno alla normalità per la vita del quartiere».
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Il Messaggero