Quando i paramedici sono arrivati in quella casa di Port Huron, in Michigan, la piccola Mackenzie Maison non respirava più e le sue condizioni erano disperate. Pesava...
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Mackenzie è stata trovata morta a casa della coppia il 26 maggio: pesava appena 11 chili mentre la sua sorellina di tre anni, Makayla, che è riuscita a sopravvivere, aveva un peso di soli 7 chili. Il personale medico ha speso circa 45 minuti tentando di rianimarla, ma non ha potuto far nulla: secondo l'autopsia, la piccola era malnutrita, disidratata, aveva la polmonite e una serie di contusioni su tutto il corpo, segno visibile del fatto che fosse stata torturata e maltrattata.
Durante il processo, durato sei giorni, più di 20 persone, tra cui familiari, amici, paramedici, polizia e medici hanno testimoniato. «Il processo non potrà ridarci Mackenzie - ha detto Mona Armstrong, assistente del pubblico ministero, al Times Herald - Serve fare giustizia per questa piccola vittima e per la sorellina che si è salvata». Andrew e Hilery Maison sono stati condannati per l'omicidio di Mackenzie. Inoltre, dovranno rispondere di abuso su minore e tortura nei confronti di entrambe le bambine. La coppia è stata inviata nuovamente alla prigione della contea di St. Clair, senza cauzione: il 10 marzo il giudice pronuncerà la sentenza.
Makayla, da allora, è ricoverata all'ospedale per bambini di Detroit dove si è rimessa in forze raddoppiando il suo peso. Mackenzie non ce l'ha fatta a sopravvivere all'orrore, ma per la sorellina è già iniziata una nuova vita.
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Il Messaggero