Torna in vendita il "banana phone", il cellulare-culto degli anni Novanta, reso celebre dal film Matrix

Torna in vendita il "banana phone", il cellulare-culto degli anni Novanta, reso celebre dal film Matrix
Negli anni Novanta era un cult. Sia il telefono che il film. Il primo era il Nokia 8110, telefono all'avanguardia per l'epoca, quando l'azienda finlandese era leader...

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Negli anni Novanta era un cult. Sia il telefono che il film. Il primo era il Nokia 8110, telefono all'avanguardia per l'epoca, quando l'azienda finlandese era leader del mercato dei cellulari. Il secondo, Matrix, in cui Keanu Reeves interpretava un hacker inghiottito in una realtà parallela, creata e dominata, da quella che oggi chiamiamo intelligenza artificiale. Il Nokia 8110, usato da Neo, il personaggio del film, divenne un caso commerciale nel lontano 1996. Oggi che il vintage è di moda, torna in vendita anche in Italia (89 euro) in una colorazione, il giallo, che rende omaggio al suo soprannome: banana phone, per la sua inconfondibile forma ricurva. Nell'operazione nostalgia, Nokia ha cambiato la sigla numerica del telefono, che si chiama 8810 4G, ma la tecnologia non è poi così distante dall'epoca in cui venne progettato. Oltre al supporto per la connessione LTE, Nokia ha dotato il “bananino” di Bluetooth e Wi-FI (inesistenti negli anni Novanta), di una doppia fotocamera e di un piccolo display da 2.4 pollici, perché le case costruttrici, puntavano sulle dimensioni ridotte e non su schermi panoramici. Il sistema operativo si chiama KaiOS e non consente l'accesso a tutte le app Android che si trovano nei digital store, ma è stato reso disponibile il download di Facebook, Gmail e dovrebbe arrivare anche Whatsapp. C'è, dunque, qualcuna delle funzionalità moderne, ma l'intento è di riportare i quarantenni di oggi agli albori della tecnologia mobile, quando il telefono serviva principalmente per telefonare. E poi sotto lo slide scorrevole, che serve per rispondere alle chiamate, c'è un reperto del passato, quasi dimenticato. La tastiera. Si usava per scrivere sms.
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Il Messaggero