Torino, sì all'adozione per due coppie di donne. Il giudice: semplice tutela di una situazione di fatto

Torino, sì all'adozione per due coppie di donne. Il giudice: semplice tutela di una situazione di fatto
Via libera da parte della Corte d'appello di Torino alla stepchild adoption. I giudici della sezione per i minorenni, con due sentenze distinte, hanno accolto le richieste...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Via libera da parte della Corte d'appello di Torino alla stepchild adoption. I giudici della sezione per i minorenni, con due sentenze distinte, hanno accolto le richieste presentate da due coppie di donne di adottare i figli delle rispettive partner. In primo grado le domande erano state respinte.


Il primo caso di stepchild adoption accolto dalla Corte d'appello di Torino riguarda una donna che ha chiesto e ottenuto di adottare il figlio di cinque anni della donna che nel 2015 aveva sposato in Islanda. Il secondo è quello di due donne, conviventi dal 2007 e sposate in Danimarca nel 2014, che volevano adottare le rispettive figlie - nate con inseminazione artificiale - oggi di 7 e 5 anni. In entrambi i casi un magistrato della procura generale di Torino, Giulio Toscano, aveva dato parere favorevole. 

«Si impone, assai semplicemente, la tutela di una situazione di fatto». Cosi la Corte d'appello di Torino (presidente Carmen Mecca, giudice estensore delle sentenze Federica Lanza) ha motivato il via libera alla richiesta di stepchild adoption presentata da due coppie di donne. I magistrati hanno preso atto delle condizioni positive in cui stanno crescendo i bimbi e hanno fatto presente che in materia si può applicare la legge 184 del 1983. Diversamente non è possibile tutelare in modo adeguato i diritti dei minori. Inoltre, in una delle due sentenze, si sono richiamati alle disciplina della Corte europea dei diritti dell'uomo, secondo cui il concetto di vita familiare deve essere «ancorato ai fatti»: l'esistenza di un nucleo familiare «non è subordinata all'accertamento di un determinato status giuridico», ma alla «effettività dei legami»' 


«Siamo felicissime. Senza questa sentenza il nostro bimbo sarebbe rimasto con un solo genitore. Anche se è il frutto di un progetto di vita comune», ha commentato una delle coppie di donne coinvolte. «Lo stralcio della Cirinnà - hanno aggiunto - per noi fu un duro colpo ma quella legge non ci avrebbe dato nulla di più e nulla di meno di questa sentenza, anche se, naturalmente, il percorso sarebbe stato più semplice».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero