Torino, bustarelle per oliare prevenzione incendi: in manette anche pompiere "eroe"

Torino, bustarelle per oliare prevenzione incendi: in manette anche pompiere "eroe"
Bustarelle da 3mila euro per evitare interventi che potevano costare anche cento volte tanto. È quanto hanno documentato i carabinieri di Torino nell'inchiesta sulle...

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Bustarelle da 3mila euro per evitare interventi che potevano costare anche cento volte tanto. È quanto hanno documentato i carabinieri di Torino nell'inchiesta sulle tangenti per le certificazioni incendi sfociata oggi negli otto arresti disposti dal gip Roberto Ruscello. La consegna delle mazzette, documentata con telecamere nascoste dagli investigatori coordinati dal pm Giancarlo Avenati Bassi, avveniva in strada. In carcere è finito Antonio Esposito, architetto di 54 anni che si occupava delle pratiche della catena di supermercati Carrefour a Torino, Milano e Roma.


La società è estranea all'accaduto e potrebbe essere parte lesa: il professionista le avrebbe richiesto onorari gonfiati con la somma da corrispondere ai funzionari dei vigili del fuoco. In carcere anche Pasquale Boggeri, 64 anni, ex funzionario dei vigili del fuoco ora in pensione, Giovanni Amendolagine, 46 anni, vigile del fuoco in servizio al comando provinciale di Torino, e Luigi Pennacchioli, 53 anni, ingegnere libero professionista. 

C'è anche Nazareno Feliciani, il vigile del fuoco 'eroè di Onna, in Abruzzo, tra gli arrestati nell'inchiesta per le mazzette nel rilascio dei certificati della prevenzione antincendi. Subito dopo il terremoto dell' aprile di sette anni fa, era a capo di una squadra di 18 vigili del fuoco che portò i primi soccorsi nel paese devastato dal sisma. Attualmente in servizio al comando provinciale di Roma, si trova ora agli arresti domiciliari.

Anche di fronte al suo nome i vigili del fuoco, che nel 2014 hanno fatto scattare l'inchiesta dei carabinieri di Torino, non hanno esitato un solo attimo a far partire gli accertamenti. «Onore a loro, che sono stati estremamente collaborativi e attenti anche in una situazione così delicata», ha ribadito in conferenza stampa il comandante provinciale dei carabinieri di Torino, colonnello Arturo Guarino.

Ai domiciliari con Nazareno Feliciani, che è stato arrestato stamattina mentre si trovava sulle piste da sci di Cavalese, in Trentino, sono finiti il geometra Valentino Tonto Donati, 57 anni, e gli imprenditori Luigi Carlo Carra, 57 anni, e Pierangelo Trotto Gatta, 52 anni.


Potrebbe essere «molto più esteso» il fenomeno della corruzione nei certificati della prevenzione antincendi che questa mattina ha portato all'arresto di otto persone, tra cui alcuni funzionari dei vigili del fuoco. È quanto sostiene Domenico Mascoli, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Torino. «Quello della prevenzione incendi è un settore in cui è lasciata una certa discrezionalità - spiega in conferenza stampa Mascoli -. Per questo è facile prospettare spese molto esose e trovare scappatoie per soluzioni più vantaggiose. In questo caso si era creato un sistema ben oleato che permetteva a ciascuno di trarne vantaggio». Secondo le indagini, il sistema di tangenti «era stato escogitato a Torino ma era stato esportato anche a Roma e Milano». Il colonnello Arturo Guarino, comandante provinciale dell' Arma, sottolinea l'impegno dei vigili del fuoco nel fare chiarezza al proprio interno: «Onore a loro - dichiara - che sono stati estremamente collaborativi e attenti anche in una situazione così delicata».
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Il Messaggero