La commissione provinciale di vigilanza (organo interforze istituito presso la prefettura) che, in vista della serata evento del 3 giugno, ispezionò piazza San Carlo,...
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nel progetto degli organizzatori. È l'ipotesi su cui stanno lavorando i pm, titolari del fascicolo sugli incidenti che hanno portato alla morte di una donna e al ferimento 1.526 persone, che oggi hanno interrogato il viceprefetto
Roberto Dosio. Sarebbero anche emerse delle difformità tra il progetto iniziale e quanto venne poi previsto nell'ordinanza della questura. La commissione di vigilanza opera sulla base di una norma del 1940 sui «locali di pubblico spettacolo».
I pm, che hanno ipotizzato i reati di lesioni, disastro e omicidio colposi, devono capire se, e in che modo, si applica alle manifestazioni organizzate in spazi aperti come le piazze. Interrogato per tre ore dai pm in qualità di indagato, Dosio, ha spiegato ai pm di «non essere un tecnico» . Dosio è chiamato in causa come presidente della commissione provinciale di vigilanza, l'organismo interforze istituito presso la prefettura che svolse i controlli preliminari. La commissione, al termine degli accertamenti, impartì agli organizzatori 19 prescrizioni. Dosio avrebbe detto ai pm di essersi limitato, come prevedono le norme, a coordinare il lavoro dei tecnici e a prendere atto delle loro decisioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero