Proteste e scontri a Torino per il vertice dei ministri del Lavoro del G7. Un fermo tra i dimostranti di Reset G7, e otto feriti tra le forze dell'ordine. Questo per ora il...
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Il corteo di alcune megliaia di militanti di ResetG7 ha tentato di forzare il cordone delle forze dell'ordine alla Reggia di Venaria ed è stato respinto in piazza Vittorio Veneto. La polizia in assetto antisommossa ha risposto al lancio di oggetti, petardi e fumogeni con una carica per allontanare i dimostranti. Nella Reggia si è concluso il summit dei ministri del Lavoro con l'impegno ad «adottare un approccio inclusivo al mercato del lavoro, con particolare attenzione ai più deboli della nostre società, per assicurare che nessuno sia lasciato indietro». Il documento del G7 guarda soprattutto ai «gruppi sociali particolarmente esposti alla perdita di un impiego e alla riduzione dei salari», come disabili, donne, giovani, lavoratori maturi o meno qualificati.
Ad attendere i manifestanti all'imbocco del viale che porta alla residenza sabauda, c'era un fitto cordone di forze dell'ordine, mentre un elicottero sorvolava la zona. Decine di grossi petardi sono stati esplosi dai manifestanti anti G7.
Lungo il percorso che da largo Toscana ha portato alla Reggia poche persone ad assistere al passaggio mentre la maggior parte dei negozi ha le serrande abbassate. Fra i manifestanti c'erano attivisti dei centri sociali torinesi Askatasuna e Gabrio, sindacati di base, No Tav (che aprono la sfilata con uno striscione), militanti di Rifondazione comunista, Sinistra anticapitalista, Soccorso rosso e Carc.
Un «presidio informativo in movimento» ha preso il via stamattina dal mercato di corso Cincinnato. Ha attraversato i quartieri Lucento e Vallette per poi raggiungere corso Toscana, dove è partito il "corteo unitario" di protesta contro. «Passiamo per strade e mercati per far capire alla gente che siamo con loro», spiegano i manifestanti, che dicono di essere «precari, lavoratori sfruttati, disoccupati».
«Abbiamo deciso di cominciare questa grande manifestazione contro l'inutile G7, mirato solo a mantenere le drammatiche povertà in continuo aumento in tutto il mondo, qui alle Vallette, un quartiere popolare, periferico, falcidiato dalla crisi»: con queste parole pronunciate da uno speaker al megafono è stato dato l'avvio ufficiale alla manifestazione. «Non siamo sporchi e cattivi - ha aggiunto - ma solo gente vera, stufa di vedere che i nostri figli non hanno più futuro. Se i meccanismi dell'economia del mondo non cambiano, sarà un disastro».
Già ieri a Torino i manifestanti si erano scontrati con la polizia, lanciando petardi e fuochi d'artificio.
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Il Messaggero