Torino, figlio di due madri registrato all'Anagrafe. Appendino: scritto pezzo di storia

Lo aveva annunciato e lo ha fatto: la sindaca di Torino Chiara Appendino ha registrato oggi, nell'anagrafe cittadina, il figlio di due mamme nato nel nostro Paese. Si tratta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo aveva annunciato e lo ha fatto: la sindaca di Torino Chiara Appendino ha registrato oggi, nell'anagrafe cittadina, il figlio di due mamme nato nel nostro Paese. Si tratta del primo riconoscimento alla nascita di un bimbo di una coppia omogenitoriale. 


LEGGI ANCHE: Roma, coppia gay accerchiata dal branco e colpita con calci e pugni a Trastevere



Nei giorni scorsi Appendino aveva manifestato l'intenzione di voler dare pari diritti anche «forzando la mano». L'atto firmato dalla sindaca M5S riconosce Niccolò Pietro come figlio di Chiara Foglietta, vicecapogruppo del Pd in consiglio comunale, e della compagna Micaela Ghisleni, bioeticista.

«Speriamo di aver generato, anche con il supporto del Coordinamento Torino Pride, l'avvio di un percorso che adegui l'attuale sistema normativo all'evolvere della società civile. Abbiamo contribuito a scrivere un pezzo di storia», ha detto Appendino. «È una di quelle giornate per cui vale davvero la pena ogni goccia di energia spesa per fare politica». 

La sindaca ricorda che «Torino è la prima città italiana a consentire alle coppie omogenitoriali di veder riconosciuto il diritto ai loro figli di avere entrambi i genitori. Con un'annotazione all'atto che accoglie l'istanza di riconoscimento e di genitorialità avanzata da entrambi i componenti della coppia la città ha messo in pratica una soluzione che consentirà a tutte le coppie di persone dello stesso sesso con figli ad essere riconosciute come famiglie».

«In questo ambito - ha aggiunto l'assessora al Servizi Demografici, Paola Pisano - dal punto di vista normativo esiste un vuoto che deve essere assolutamente colmato per non ledere i legittimi diritti dei bambini e delle bambine. A Torino abbiamo adottato una soluzione che concilia le norme vigenti con le richieste degli interessati e abbiamo avviato un confronto con altre amministrazioni e istituzioni».

Insieme alla consigliera Foglietta e alla sua compagna, all'anagrafe di Torino c'erano altre due coppie, due papà e due mamme, per le quali è stato trascritto l'atto di nascita dei figli, nei loro casi nati all'estero. «L'atto di metter mano al registro delle nascite da parte della sindaca - commenta Marco Giusta, assessore comunale alle Famiglie - è stato un gesto di libertà e gioia. Finalmente ai loro figli è stato riconosciuto il diritto ad avere una famiglia».


«Oggi è stata una giornata emozionante - prosegue Giusta - piena di sorrisi e lacrime e di consapevolezza di come le parole forgiano la storia. Sono davvero grato alla sindaca per questa decisa e coraggiosa presa di posizione, al lavoro incomparabile dell'assessora Pisano (con delega all'Anagrafe, ndr) e alla perfetta azione degli uffici che ci hanno permesso di registrare i figli e le figlie di tre coppie omogenitoriali. E ringrazio ovviamente le associazioni, a partire dal Coordinamento Torino Pride e chi ha messo a disposizione le proprie competenze per arrivare a questo risultato».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero