Torino, tensioni con i centri sociali al corteo del primo maggio

Torino, tensioni con i centri sociali al corteo del primo maggio
Lancio di uovo al corteo del Primo Maggio a Torino contro le forze dell'ordine, che hanno impedito ad una cinquantina di manifestanti dei centri sociali l'accesso a piazza...

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Lancio di uovo al corteo del Primo Maggio a Torino contro le forze dell'ordine, che hanno impedito ad una cinquantina di manifestanti dei centri sociali l'accesso a piazza San Carlo dove sono previste le orazioni ufficiali dei sindacati. I tentativi di raggiungere la piazza, secondo la Questura, sono stati tre. Ad attuarli una ventina di persone, con il volto coperto e armate di bastoni, che si muovevano in testa allo spezzone antagonista, composto da circa 200 persone. La polizia, posta a sbarramento, si è frapposta e ha evitato che i manifestanti deviassero dal percorso autorizzato.


 

La polizia è stata costretta ad effettuare alcune cariche di alleggerimento. Una manifestante è stata fermata.

I manifestanti hanno tentato di raggiungere piazza San Carlo, dove si stavano svolgendo i comizi del Primo Maggio, gli antagonisti fermati dalla polizia. I tentativi, secondo la Questura, sono stati tre. Ad attuarli una ventina di persone, travisate e armate di bastoni, che si muoveva in testa allo spezzone antagonista, composto da circa 200 persone. La polizia, posta a sbarramento, si è frapposta e ha evitato che i manifestanti deviassero dal percorso autorizzato.

«Cariche, feriti e tre fermi, due minorenni, per proteggere il nulla della passerella istituzionale in un Primo Maggio che stava passando alle cronache per la pioggia e la stitichezza di presenza delle forze politiche e sindacali». Lo scrive infoaut.org, sito web di area antagonista, commentando gli scontri. «Se provocazione c'è stata, è quella di un cordone di celerini comandato dall'alto, frappostosi improvvisamente tra l'ultimo spezzone "di partito" e l'inizio dello spezzone sociale - sostiene il sito -. Era, non a caso, l'unica parte viva di una sfilata altrimenti muta e ridotta all'osso, con gli scarni numeri di rappresentanza di una casta politica e sindacale unicamente interessata alla riproduzione del proprio - privilegiato - posto di lavoro».


«Numerosi interventi dal furgone hanno attaccato la vuotezza delle celebrazioni istituzionali denunciando la sostanziale continuità nel governo della città, con una sindaca e un presidente della Regione che aprivano, a braccetto, lo striminzito spezzone di testa», continua infoaut.org, secondo cui «al venir meno della presenza delle componenti politiche e sindacali istituzionali, le forze di polizia emergono come soggetto politico».


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Il Messaggero