Napoli, si suicida dopo il video hot mandato in rete: si uccide 31enne

Tiziana cantone
Tiziana Cantone si è tolta la vita. Dramma a Napoli dopo lo scandalo hot. Tiziana Cantone, la giovane di Mugnano protagonista suo malgrado del video hot che fece il giro...

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Tiziana Cantone si è tolta la vita. Dramma a Napoli dopo lo scandalo hot. Tiziana Cantone, la giovane di Mugnano protagonista suo malgrado del video hot che fece il giro del web con tanto di frase tormentone «Stai facendo il video? Bravo» si è suicidata.


Stando alle prime informazioni, la ragazza, 31 anni, si sarebbe tolta la vita impiccandosi con un foulard in uno scantinato a casa di alcuni parenti  in via Rossetti. Inutili i soccorsi.

LA VICENDA ​Il video di Tiziana immortalata mentre tradisce il suo fidanzato in auto con un altro uomo era diventato un vero tormentone del web, quella frase «Stai facendo un video? Bravo», ha dato vita a centinaia di meme sui social ed è rimbalzata da uno smartphone all'altro.

Un vero e proprio fenomeno mediatico di cui la ragazza di Mugnano aveva evidentemente sottovalutato le conseguenze, che a distanza di mesi si sono rivelate drammatiche: Tiziana, caduta in depressione e sull'orlo del suicidio, è stata persino costretta a cambiare cognome.  I

IL PROCESSO il processo è in fase di svolgimento presso il tribunale di Napoli Nord, che ha però emesso un provvedimento d’urgenza, concedendo a Tiziana l'uso di un nuovo cognome, per evitare di essere riconosciuta. Quando infatti i video iniziarono a circolare la ragazza cominciò a ricevere sfottò e allusioni, a essere riconosciuta per strada e dovette anche lasciare il lavoro, cadendo in depressione e pensando al suicidio. Il suo avvocato, Roberta Manzillo, ha citato in giudizio, assieme ai diffusori dei video, Facebook Ireland, Yahoo Italia, Google e Youtube, oltre alle persone responsabili della diffusione in rete, dichiarando: «Ci siamo appellati al diritto all'oblio». A Facebook il provvedimento di urgenza firmato dal giudice ha intanto ordinato «L’immediata cessazione e rimozione dalla piattaforma del social network di ogni post o pubblicazione contenente immagini (foto e/o video) o apprezzamenti riferiti specificamente alla persona» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero