Tecnologie e investimenti, a volte anche costosi. Se le tecniche di attacco da parte di terroristi più o meno organizzati sembrano cambiare continuamente (e del resto...
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BARRIERE
Anche in questo settore, la tecnologia è andata avanti. Le protezioni più rapide ed economiche restano quelle con blocchi «tipo new jersey». Alcune città come il capoluogo della Costa Azzurra, hanno investito in barriere a cilindri fissi o mobili. Il costo complessivo dell'investimento, per il solo lungomare di Nizza, è stato di 18 milioni di euro, ma nel settore esistono barriere di diversa altezza e resistenza e differente fascia di prezzo.
C'è poi il comparto, anche questo in costante crescita, di metal detector, rapid scanner e tecnologie per il riconoscimento facciale. Il punto debole dell'uso massivo di questi strumenti, come ha dimostrato la strage di Manchester, è che per quanto la zona di filtraggio possa essere avanzata, l'attentatore punta a colpire prima dei controlli. Le ultime tecnologie nel settore hanno consentito di creare un sistema di scanner a San Pietro, dove ogni domenica vengono controllati tutti coloro che entrano in piazza, e di velocizzare al massimo i controlli nei grandi aeroporti.
IL PNR
Spese ed investimenti, oggi, puntano sullo scambio di informazioni e profili. L'anno scorso, ma dopo una certa resistenza di alcuni paesi europei che contestavano la violazione della privacy, i paesi dell'Unione sisono impegnati a dare applicazione alla direttiva sullo scambio di dati aeroportuali, i cosiddetti Pnr che raccolgono per ogni passeggero informazioni personali piuttosto ampie. Non tutti i paesi l'hanno fatto davvero. In Italia, è stata costituita una «unità di informazione sui passeggeri» presso il Dipartimento di pubblica sicurezza. Ma l'analisi dei «big data» è sempre più diffusa come tecnica di intelligence e potrebbe essere utile anche nella raccolta di informazioni sui veicoli affittati.
L'EMERGENZA
«Il vero buco nero su cui ci dovrebbero essere ulteriori attenzioni ed investimenti - dice il deputato Andrea Manciulli, Pd, presidente della delegazione parlamentare pesso la Nato - oggi sono i documenti falsi». L'avanzamento della tecnologia ha aiutato e aiuta anche i falsari che oggi riescono a restare facilmente al passo delle modifiche di ultima generazione e produrre passaporti quasi perfetti: «Dovremmo preoccuparci di più di quello che accade nei Balcani. Qui, i gruppi integralisti possono contare sull'aiuto della criminalità organizzata nel cercare documenti ed armi da usare nelle loro azioni». Il problema è tutt'altro che semplice da risolvere: se è vero che la tecnologia si evolve, rinnovare il riconoscimento per milioni di cittadini è un'operazione lunga ed enormemente costosa.
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Il Messaggero