«Ho chiesto e sollecitato con una lettera l'intervento dell'esercito, ma non ho ottenuto risposta. Questa mattina ho chiesto al Comando provinciale dei vigili del fuoco di...
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«Non il terremoto, non la neve, ma la burocrazia. In questi mesi di forte emergenza - dice il sindaco di Camerino - non ho mai voluto lamentarmi, ho evitato ogni polemica e ho cercato sempre e solo di capire le difficoltà enormi con cui tutti facciamo i conti. Ma tutto ha un limite». «Una firma, un nullaosta dal Dicomac che manca - aggiunge Pasqui - sta tenendo sotto scacco un'intera popolazione che si ritrova a fare i conti con le difficoltà enormi dovute alla
straordinarietà di questa nevicata e ora del sisma. Siamo totalmente abbandonati a noi stessi». «Abbiamo 47 frazioni, di cui molte isolate. Con le nuove scosse - continua - la gente ha paura, e con la neve ha la sensazione di non poter scappare. Ci stanno già arrivando alcune richieste di cittadini di poter dormire fuori casa. Ma non vogliamo riaprire i centri di accoglienza. Vedremo dove sistemarli. Se sono pochi, forse nei container».
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Il Messaggero