Terremoto, San Pellegrino paese fantasma: il campanile resiste sulle macerie con l'orologio bloccato sulle 3.36

dal nostro inviato E’ la cronaca da un paese fantasma, quella da San Pellegrino, la frazione a quattro chilometri da...

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E’ la cronaca da un paese fantasma, quella da San Pellegrino, la frazione a quattro chilometri da Norcia. Un paese dove il sisma della notte del 24 agosto ha colpito più forte in Umbria. Il campanile del paese, piazzato tra i Sibillini dell’Umbria e quelli del versante marchigiano, è diventato il simbolo dell’ultimo sconquasso. In pietra e malta, il campanile ha retto il colpo a metà, con il suo grande orologio fermo sulle 3.36, l’ora della scossa di magnitudo 6.0. Questa notte e chissà per quante altre notti, nessuno dormirà all’interno delle abitazioni e quanti avrebbero voluto sfidare la sorte, confidando nella loro casa rimasta intatta nonostante le scosse, sono stati scoraggiati da un’ordinanza del sindaco e dai consigli dei vigili del fuoco. Nessuno può sfidare la furia del sisma e della sua imprevedibilità, come nessuno può sapere quando la terra tornerà a tremare. Anche se quella di San Pellegrino è una condizione bifronte: della ricostruzione del ’79 e poi di quella del’97, in seguito a due terremoti, si sono avuti due risultati diversi, da una parte case sistemate negli stessi periodi che hanno retto e dall’altra case che si sono spaccate a metà. In attesa di una risposta sul perché sia andata così, per ora il campanile segna l’ora dell’ultimo rintocco fiero di essere rimasto in piedi anche se solo a metà. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero