Non solo un enorme tributo umano. Il terremoto di magnitudo 7,9 che sabato ha devastato il Nepal ha provocato un danno al patrimonio culturale enorme che esperti d'arte e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il rappresentante dell'Unesco del Nepal, Christian Manhart, ha detto alla Dpa che, in alcune parti del paese, il danno è ampio. Ma ha aggiunto che altri luoghi sono stati parzialmente risparmiati. «Nella storica piazza Durbar di Kathmandu, la maggior parte dei templi sono completamente distrutti, a Bhaktapur sono stati danneggiati più della metà, tra cui il Changunarayan. Stessa situazione a Patan», ha detto Manhart. Ci sono sette monumenti patrimonio mondiale dell'Unesco a Kathmandu, per lo più intorno a piazze. Tra questi la famosa torre di Dharahara, nota anche come Bhimsen Tower, che è stata quasi completamente rasa al suolo.
Il destino della torre di 62 metri - costruita nel 1826 da un primo ministro della dinastia Rana per l'allora regina - non è ancora chiaro, come per molti altri edifici. Ma la torre è sopravvissuta un altro terremoto nel 1934, seppure ridotta da 12 a nove piani. «Dopo il terremoto del 1934 -ha detto Manhart - si è potuto salvare molto e le pareti sono state recentemente ricostruite. Quindi è probabile che molti siti possano essere ricostruite. Ma ci vorranno decenni e un sacco di soldi». Tuttavia, ha aggiunto Manhart «dobbiamo ancora fare un bilancio sulla gravità dei danni, al momento una stima è difficile da fare perché internet e i telefoni ancora non funzionano bene». Alcuni luoghi sembrano comunque aver resistito alla forte scossa e alle successive repliche. «A Boudhanath, un famoso Stupa (un sito di preghiera buddista) non è stato distrutto, ma la copertura dorata sembra essere danneggiata», ha detto Manhart.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero