Israele, domani rischio scontri a Gaza per la Marcia del ritorno di Hamas

Soldati israeliani al confine con Gaza
«Siamo pronti ad utilizzare proiettili veri se i palestinesi attaccheranno le nostre postazioni». Chi parla è il generale Gadi Eisenkot, capo di stato maggiore...

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«Siamo pronti ad utilizzare proiettili veri se i palestinesi attaccheranno le nostre postazioni». Chi parla è il generale Gadi Eisenkot, capo di stato maggiore dell’esercito israeliano. E la dichiarazione, ufficiale, fa trasparire chiaramente tutta la tensione che si respira in queste ore lungo la striscia di Gaza. L’evento che causa la preoccupazione dello Stato ebraico è la Marcia del ritorno organizzata da Hamas per domani; una chiamata alla protesta che dovrebbe portare migliaia di persone fino ai reticolati al confine con Israele. «Stiamo rinforzando le barriere - ha aggiunto Eisenkot - e un gran numero di soldati sarà di guardia nell'area in modo da prevenire ogni tentativo di passare in territorio israeliano». Secondo indiscrezioni saranno schierati anche oltre cento cecchini nei punti nevralgici.


L’INTELLIGENCE
La marcia viene annunciata come pacifica, ma secondo l’intelligence israeliana Hamas starebbe preparando scontri e attacchi alle forze dello Stato ebraico. La situazione potrebbe precipitare già a partire da domani e peggiorare in futuro: sono infatti previste manifestazioni fino al 14 maggio, quando Israele celebrerà il settantesimo anniversario della sua fondazione, data che i palestinesi ricordano il giorno dopo definendola come Nabkà (il disastro). «Ci aspettiamo provocazioni», fanno trapelare fonti dell'esercito. Ed Eisenkot conferma: «Il nostro obiettivo principale è impedire danni a civili israeliani, specialmente donne e bambini. Siamo chiari sul prevenire ogni incidente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero