Purché se ne parli. Un motto che pare abbia funzionato per Uber, app per i trasporti finita al centro delle cronache con lo sciopero di sei giorni dei taxi nelle principali...
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Quest'ultima ha infatti registrato, nei giorni in cui i tassisti hanno incrociato le braccia, un boom dei download, sia su App Store che su Google Play Store. I numeri (riportati dal sito App Annie) parlano da soli: il 15 febbraio, su App Store, Uber si posizionava al 276esimo posto nella classifica generale delle app in Italia. L'indomani, primo giorno di sciopero delle auto bianche, l'applicazione era già al 156esimo posto. Il giorno successivo, il 17 febbraio, Uber era 19esima, e ora 12esima. Stessa tendenza su Google Play Store, dove il balzo compiuto dall'app è impressionante: dal 523esimo posto in classifica del 15 febbraio è arrivata, nel giro di tre giorni, al 159esimo posto, mentre attualmente si posiziona al 90esimo.
Che il servizio Uber abbia registrato un forte incremento lo dimostra anche il prezzo medio delle corse, che in quei giorni ha subito un deciso rincaro. Uber si basa infatti su Surge, un moltiplicatore che calcola il prezzo delle corse in base alla proporzione fra domanda e offerta in un certo luogo e a una certa ora. E nei giorni dello sciopero dei taxi, a Roma e Milano, di richieste ce n'erano molte più del normale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero