MILANO - Davide Guglielmo Righi si difende e cerca di fornire la sua ricostruzione dei fatti: "Non ho lanciato la confezione...
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"Non ho lanciato la confezione d'acqua contro il taxi e mi sono solo difeso dall'atteggiamento aggressivo di quell'uomo che avevo davanti". Righi, 48 anni, è un consulente informatico accusato dell'omicidio del tassista Alfredo Famoso aggredito domenica sera in via Morgagni a Milano. Interrogato a San Vittore dal gip Gianfranco Criscione, Righi si è difeso e, da quanto emerge, avrebbe chiarito di non aver lanciato la confezione d'acqua contro il taxi ma che sarebbe stata l'auto a impattare contro la stessa mentre lui e la compagna incinta stavano attraversando la strada sulle strisce pedonali. Un urto da cui è poi nata la lite verbale degenerata in cui Righi avrebbe parlato di un atteggiamento aggressivo da parte del tassista.
Un diverbio finito con la vittima che ha sbattuto la testa prima contro la ruota di scorta di un suv parcheggiato, poi sull'asfalto. Sarà l'autopsia, che sarà eseguita la prossima settimana, a chiarire le cause della morte del 68enne, mentre la difesa del consulente informatico ha chiesto di derubricare il reato in omicidio preterintenzionale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero