I cittadini di Genova, ma anche di altri importanti comuni italiani, «pagano il doppio del dovuto per la Tari», la tassa comunale sui rifiuti. Lo denuncia il gruppo...
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«La vicenda relativa al calcolo della tasas sui rifiuti nel Comuni mette in evidenza una questione molto semplice: c'è una necessità urgente e improrogabile di intervento nel settore, attraverso l'attivazione di una regolazione indipendente, capace di tutelare i cittadini attraverso la definizione di standard di qualità ed efficienza e, di conseguenza, di definire un sistema tariffario certo e che minimizzi i costi finali a carico degli utenti». Così Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia (la Federazione delle aziende che si occupano di ambiente, acqua e energia) commenta - a margine di un convegno dedicato proprio alla regolazione del servizio di igiene urbana nell'ambito di Ecomondo a Rimini - l'errore di calcolo da parte dei Comuni sulla Tari, la tassa dei rifiuti, che sarebbe stata «gonfiata» per uno sbaglio nel computo della quota variabile. «Nel Paese degli 8mila Comuni e delle normative più instabili e di difficile interpretazione d'Europa è inimmaginabile pensare che non si possano commettere errori - aggiunge Valotti - diversa sarebbe la situazione se, finalmente, si desse completa attuazione alla gestione dei rifiuti su base di Ambito territoriale ottimale, promuovendo in questo modo anche la crescita di operatori industriali, pubblici o privati che siano, sempre più solidi ed efficienti».
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Il Messaggero