Taranto, dal Rotary una foresta di lecci in città per combattere l'inquinamento

Dalla pagina Facebook Rotary Taranto Magna Grecia
Taranto, una foresta in città per risanare un terreno devastato da anni di inquinamento. Oggi pomeriggio nel quartiere Tamburi di Taranto, a ridosso della fabbrica...

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Taranto, una foresta in città per risanare un terreno devastato da anni di inquinamento. Oggi pomeriggio nel quartiere Tamburi di Taranto, a ridosso della fabbrica d'acciaio dell'Ilva, grazie ai Rotary club della provincia di Taranto, saranno piantati 260 lecci, primo nucleo di una foresta urbana di 5 ettari. Un albero per ogni socio del Rotary. 


Nel quartiere Tamburi si registrano un numero di tumori e una mortalità infantile molto più alti della media regionale. Taranto è prima in Europa nella triste classifica dei tumori infantili. La foresta avrà un effetto di fitodepurazione, servirà cioè a risanare il terreno, con l'assorbimento dei metalli pesanti da parte delle radici. Dopo questo intervento effettuato dal Rotary, il Comune di Taranto, grazie a 6,8 milioni di euro dei 40 stanziati dallo Stato per il recupero di Tamburi, allargherà la foresta di Tamburi fino a 5 ettari.

Oggi e domani si tiene a Taranto la prima conferenza presidenziale del Rotary international, con la partecipazione di un migliaio di delegati. Il tema è la salute materna e infantile, in particolare dei migranti, all'interno del grande tema del Rotary, la costruzione della pace.

Sarà presente il presidente del Rotary international, l'australiano Ian Riseley. Parteciperanno rappresentanti dell'Istituto superiore di sanità, del National Institute for health, del ministero per l'Università e la ricerca. Interverranno anche monsignor Guerino Di Tora (Cei) e il medico di Lampedusa, Pietro Bartolo. Porteranno il loro saluto il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano

Il Rotary è particolarmente impegnato sul tema dei migranti minori non accompagnati, che sono circa 19.000. L'esigenza è quella di aumentare il numero dei tutori che seguono volontariamente l'integrazione dei minori. Oggi i tutori sono soltanto 2400. C'è una legge, ma sono necessarie alcune modifiche per rendere più agevole scegliere di dare la propria disponibilità: polizza assicurativa, rimborso spese, permessi al lavoro. Intanto il Rotary chiederà ad ogni suo iscritto (45.000 in Italia) di proporsi come tutore di un minore non accompagnato.
   

Al termine della Conferenza il Rotary annuncerà una serie di misure a favore di mamme e bambini migranti, come borse di studio e di lavoro per facilitare l'inserimento e assistenza medica e amministrativa. Altri progetti riguarderanno i bambini e la comunità di Taranto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero