Una maestra di 59 anni, in servizio in una scuola elementare di Taranto, è stata arrestata e posta ai domiciliari dalla polizia con l'accusa di maltrattamenti...
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Per accertare la veridicità delle accuse, l'attività d'indagine, coordinata dalla locale Procura, è stata condotta anche mediante l'installazione di alcune telecamere all'interno dell'aula frequentata dai bambini. I filmati audio- video, secondo gli investigatori, hanno «consentito di accertare i maltrattamenti psico-fisici subìti dai piccoli alunni. In particolare, l'arrestata sgridava, umiliava e mortificava i bambini, giungendo persino a percuoterli, a volte a mani nude e a volte con libri e quaderni, sulla nuca, sul viso e sulle mani».
Le continue vessazioni, secondo quanto riferisce la polizia, avevano «determinato nei bambini un persistente stato di agitazione, aggressività e paura». Emblematici al riguardo, sono considerati due episodi avvenuti nei giorni scorsi. Nel primo caso, un bambino pur di non entrare a scuola, «è scappato dalla macchina dei genitori - spiega la polizia - proprio nel momento in cui erano giunti dinanzi all'ingresso dell'istituto scolastico. Nel secondo, invece, un alunno, all'uscita dalla scuola, ha addirittura infranto, con i pugni, il finestrino dell'autovettura della madre». Inoltre, sono state registrate le frasi pronunciate dalla maestra.
«Adesso - ha detto ad un alunno - ti devo legare sotto così ti faccio mancare il fiato», oppure. «E non ridere che ti devo tirare uno schiaffo che ti faccio girare la testa quaranta volte», o ancora: «La prossima volta che ti alzi ti stacco l'orecchio». La visione e il contestuale ascolto delle registrazioni effettuate, che «hanno confermato - sostengono gli inquirenti - la reiterazione degli atteggiamenti di maltrattamento della maestra, ha reso necessario l'intervento d'urgenza, al fine di preservare l'integrità psico-fisica dei minori e di evitare la sottoposizione ad ulteriori episodi gravemente pregiudizievoli».
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Il Messaggero