Incubo finito per tre giovani accusati di stupro da una loro coetanea che invece si era concessa al sesso di gruppo in maniera del tutto consenziente. Il caso ha scosso per...
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Secondo la denuncia della ragazza, avvenuta lo scorso 17 settembre, alcuni giovani avrebbero abusato di lei dopo averla incontrata alla festa popolare della Feria de Malaga. La polizia ha subito fatto partire le indagini ed è risalita a tre dei ragazzi con cui la giovane aveva fatto sesso e che ha immediatamente accusato della violenza.
La versione della 20enne non corrispondeva però con le testimonianze dei presenti alla Feria: la ragazza, dopo aver salutato un'amica, era stata vista decisamente alticcia ballare e scherzare con un gruppo di ragazzi. E a demolire ogni accusa ci hanno pensato gli informatici della polizia, che sul cellulare di uno degli accusati hanno trovato un selfie della giovane, rilassata e sorridente, circondata da quei ragazzi.
Quella foto risaliva alla stessa ora in cui, secondo la denuncia della ragazza, sarebbe avvenuto lo stupro. Dopo pochi giorni, come riporta DiarioSur.es, la ragazza è crollata ed ha ammesso di aver inventato la storia dello stupro perché pentita dopo quella notte e terrorizzata dall'idea che potesse essere diffuso il video che uno dei ragazzi aveva registrato durante il sesso di gruppo.
«I primi giorni sono stati terribili: avevamo paura ad uscire di casa, tutti ci guardavano malissimo e sembrava che volessero aggredirci da un momento all'altro. Ora per fortuna l'incubo è finito», ha raccontato uno dei ragazzi accusati del finto stupro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero