Strage di Manila: l'attentatore ha dato fuoco al resort, 36 morti per soffocamento. L'Isis rivendica

Sono 35 le persone morte asfissiate la notte scorsa nel Resorts World Manila, l'albergo ed annesso casinò della capitale delle Filippine, attaccato la notte scorsa da...

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Sono 35 le persone morte asfissiate la notte scorsa nel Resorts World Manila, l'albergo ed annesso casinò della capitale delle Filippine, attaccato la notte scorsa da un uomo armato che poi avrebbe provocato l'incendio togliendosi la vita. Lo ha reso noto la polizia di Manila che ribadisce che non si sarebbe trattato di un attacco terroristico. Intanto, il manager dell'albergo, Stephen Reilly, ha detto che tra le vittime vi sono 22 ospiti e 13 dipendenti. La polizia ha reso noto che tra le vittime vi sono quattro cittadini taiwanesi e la moglie di un deputato filippino.


Nella notte la Farnesina, con un messaggio su Twitter, aveva notificato di essere in stretto contratto con l'ambasciata italiana a Manila per verificare l'eventuale presenza di italiani. Molte persone, almeno 75, sono rimaste ferite mentre cercavano di scappare dopo l'attacco. Secondo quanto reso noto dal capo della polizia il responsabile dell'attacco è morto a seguito delle ferite da arma da fuoco e delle gravi ustioni che si sarebbe provocato volontariamente. «Quello che pensiamo che si sia gettato della benzina addosso e poi si sarebbe coperto con una lenzuolo, dandosi fuoco», ha detto il capo della polizia regionale.

L'Isis ha rivendicato l'attacco nel resort di Manila per ben due volte, la prima sulla Rete, in cui si afferma che un
«lupo solitario del Califfato» ha compiuto l'attacco, la seconda ttraverso l'agenzia ufficiale Amaq. Nonostante questo le autorità filippine continuano ad affermare che non si sia trattato di un attacco terroristico. E che non c'è nessun legame con la battaglia in corso da giorni nel sud del Paese tra le truppe governative e terroristi islamici di Marawi City che si dichiarato fedeli allo Stato Islamico. «Possiamo dire che non è stato un atto terroristico - ha detto Ronald Dela Rosa capo della polizia nazionale - non vi sono elementi di violenza che indicano terrorismo: se aveva deciso di uccidersi, ed era un terrorista, perché darsi fuoco invece di far esplodere una bomba?». Il capo della polizia, come il portavoce del presidente Rodrigo Duterte, hanno affermato che si è trattata di una rapina sfociata in tragedia. E Dela Rosa ha detto che il sospetto aveva rubato fiche per un valore di 2,2 milioni di dollari, trovate in uno zaino abbandonato in un bagno dell'albergo. 


Non abbiamo ancora nessuna informazione sulla nazionalità» dell'uomo che ha attaccato il Resort World di Manila, ha riferito il capo della polizia filippina alla Bbc. Alcuni media locali hanno parlato di uno «straniero» con una notevole padronanza dell'inglese. Altri, basandosi sulle immagine diffuse dalle telecamere di sicurezza che lo mostrano vestito di nero e armato di fucile, hanno parlato di una persona originaria del Caucaso.
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Il Messaggero