«Al momento non sono emersi elementi che facciano pensare ad un coinvolgimento di organizzazioni criminali». Lo dichiara il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro,...
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Intanto sono in corso accertamenti sulle aziende, una molisana e altre pugliesi, per le quali lavorano i 12 braccianti nigeriani morti. Nell'indagine della Procura di Foggia, al momento a carico di ignoti, si ipotizza il reato di intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento del lavoro, cioè di caporalato. «Un pool di magistrati è al lavoro per accertare le condizioni di lavoro e quelle di trasporto - spiega il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro - e anche per capire se il trasporto di braccianti sui campi fosse gestito e organizzato dalle stesse aziende agricole».
Al momento sono state identificate solo sette delle 12 vittime, 11 delle quali erano nigeriane e una sola, l'autista del mezzo, proveniente dal Marocco. I sette erano regolarmente assunti, come risulta dalla documentazione in corso di acquisizione. I due braccianti sopravvissuti all' impatto, e attualmente ricoverati nell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia), sono stati già ascoltati dagli investigatori che hanno raccolto le loro dichiarazioni, sia per ottenere indicazioni sulla dinamica dell'incidente, sia per avere informazioni su tempi, compensi e modalità del loro lavoro nei campi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero