A 38 anni dalla strage della stazione di Bologna ci sarà un nuovo processo per una persona accusata di coinvolgimento nell'attentato. Il Gup Alberto Ziroldi ha infatti...
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All'ergastolo per altri fatti, la Procura gli contesta di aver dato supporto a Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, condannati in via definitiva per l'esplosione con 85 morti e 200 feriti del 2 agosto 1980.
Il procuratore. «Con un impegno pluriennale, abbiamo cercato i riscontri prendendo a spunto i vecchi giudicati e arrivando a concludere che c'erano i presupposti per chiedere l'intervento di un giudice per valutare la posizione di Cavallini, non come partecipe materiale, ma per aver fornito un contributo all'azione di Fioravanti, Mambro e Ciavardini per realizzare la Strage». Lo dice il procuratore di Bologna Giuseppe Amato, commentando il rinvio a giudizio disposto dal Gup Alberto Ziroldi e sottolineando «il lavoro e il contributo» dei Pm Antonello Gustapane, Antonella Scandellari, Enrico Cieri e Massimiliano Serpi che insieme a lui avevano firmato la richiesta di processo per l'ex Nar.
«Sono convinto che abbiamo lavorato in piena coscienza, rispettando il ruolo del magistrato che va alla ricerca delle prove e degli elementi indiziari e, diversamente dallo storico, è vincolato all'accertamento della verità processuale e sostanziale», ha detto Amato, probabilmente riferendosi anche all'udienza di domani in cui si discuterà la richiesta di archiviazione del fascicolo sui mandanti dell'attentato. Una scelta, quest'ultima, criticata dall'associazione dei familiari delle vittime. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero