Steven Tyler degli Aerosmith contro Donald Trump: «Non usi la mia musica»

Steven Tyler e Donald Trump
Dopo Neil Young e i Rem, adesso è Steven Tyler - frontman degli Aerosmith e padre dell'attrice Liv Tyler - a diffidare Donald Trump dall'uso della sua musica durante gli...

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Dopo Neil Young e i Rem, adesso è Steven Tyler - frontman degli Aerosmith e padre dell'attrice Liv Tyler - a diffidare Donald Trump dall'uso della sua musica durante gli eventi elettorali.




Il candidato per la nomination repubblicana si è presentato ad alcuni suoi comizi sulle note della ballata "Dream on" degli Aerosmith: adesso però gli avvocati di Tyler lo hanno invitato al desistere dal rifarlo.



«È una questione di copyright», hanno insistito i legali sottolineando che Trump non ha mai avuto l'autorizzazione all'uso di quello o altri brani del musicista, oltre che adottarlo agli eventi elettorali dà la falsa impressione che Steven Tyler sostenga in qualche modo la corsa del miliardario per la Casa Bianca. Insomma si tratterebbe di una questione prevalentemente economica, anche perché Tyler è registrato tra gli elettori repubblicani, e a quanto risulta era pure presente al primo dibattito tra i contendenti del Grand Old party lo scorso agosto.



È invece più una questione politica per Neil Young, che si dissociò immediatamente da Trump dopo che questo annunciò la sua discesa in campo sulle note della sua "Rockin' in the Free World". Fu il manager del musicista a reagire immediatamente affermando che l'utilizzo della canzone non aveva mai ricevuto il via libera dell'autore, tanto più che il musicista pare abbia tutt'altri gusti politici visto che sarebbe un sostenitore del senatore liberal Bernie Sanders candidato per la nomination democratica.



E anche Mike Mills, fondatore dei R.E.M., ha recentemente chiesto a Trump di smettere di usare il famoso brano "It's the End of the World As We Know It" per la campagna elettorale.
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Il Messaggero