Un interruttore accende lo spermatozoo regalandogli lo sprint che gli serve per iniziare la sua corsa verso l'ovulo, arrivare a fecondarlo e dare inizio a una gravidanza. La...
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All'interno dell'apparato riproduttivo maschile, lo sperma maturo è dotato di una certa capacità di movimento. Che però è limitata, e da sola non basta a conferirgli la spinta propulsiva necessaria al suo compito nel tratto riproduttivo femminile: quello di correre verso l'ovulo per catturarlo, dando origine a un embrione. Affinché ciò accada è necessario che lo spermatozoo venga attivato dal progesterone, ma finora non si sapeva quale fosse la struttura sul quale questo ormone agisce. Insieme ai suoi colleghi Melissa R. Miller dell'università della California di Berkley e di San Francisco, primo autore dello studio, ha dimostrato che l'interruttore acceso dal progesterone è un recettore denominato ABHD2, presente sulla membrana esterna dello spermatozoo. Per Stuart Moss, direttore del Programma di salute riproduttiva maschile presso l'Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development degli Nih, che ha sostenuto la ricerca, si tratta di «un importante passo avanti nella comprensione di come gli spermatozoi diventano 'super mobilì nel tratto riproduttivo femminile. Lo sviluppo di nuovi composti che bloccano ABHD2 può produrre nuovi metodi contraccettivi per evitare che lo spermatozoo riesca a raggiungere l'ovulo». E dall'altra parte, «strategie in grado di bypassare o migliorare l'azione di questo recettore potrebbero rappresentare trattamenti contro l'infertilità maschile legata a uno sperma pigro, non sufficientemente mobile».
Secondo Miller, «la cosa davvero fantastica è ora abbiamo un bersaglio utile allo sviluppo di un contraccettivo unisex, che potrebbe essere usato da entrambi i partner sessuali.
Il Messaggero