Sparita in crociera nel Mediterraneo: «Uccisa e gettata in mare in valigia»

Sparita in crociera nel Mediterraneo: «Uccisa e gettata in mare in valigia»
Uccisa, chiusa nella valigia e gettata in mare. È la nuova ipotesi che spunta nel giallo di Li Yanglei, la turista cinese di 36 anni scomparsa durante una crociera nel...

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Uccisa, chiusa nella valigia e gettata in mare. È la nuova ipotesi che spunta nel giallo di Li Yanglei, la turista cinese di 36 anni scomparsa durante una crociera nel Mediterraneo. La polizia di frontiera di Civitavecchia, che indaga per conto della Procura di Roma, è tornata a bordo della Msc Magnifica e ha sentito altri membri dell'equipaggio; mentre Daniel Belling, arrestato lo scorso 20 febbraio all'aeroporto di Ciampino mentre stava per tornarsene a casa con i due figli, è ancora in carcere a Regina Coeli. L'ipotesi della valigia sta prendendo piede tra gli investigatori per una serie di particolari. E anche grazie ai sopralluoghi effettuati sulla nave, è stato possibile immaginare come e dove Belling avrebbe potuto sbarazzarsi del corpo.


LA VERSIONE
Il marito, un tecnico informatico tedesco di 45 anni, ha sempre sostenuto che la moglie, casalinga e wedding planner, si sia allontanata volontariamente, durante la sosta a Genova, perché si sarebbe stancata della crociera: sarebbe rientrata da sola in Irlanda, dove vivevano, o forse in Cina dalla madre, così ha raccontato alla polizia. Finora, però, tutte le ricerche effettuate anche all'estero hanno dato esito negativo e le speranze di trovarla ancora in vita sembrano ormai scarse.
LA RICOSTRUZIONE

Gli investigatori della Polmare hanno cercato di ricostruire la vacanza della famiglia Belling e, anche nell'ultima sosta a Civitavecchia della Msc Magnifica, sono tornati a bordo per ulteriori accertamenti. A quanto pare, però, nessuno tra i dipendenti della Msc ha più notato la donna dopo la sosta di Genova, durante la quale anche altri passeggeri l'hanno vista scendere per un'escursione con la famiglia e poi, ancora, alla cena di gala. Da quel momento, più nulla: né della donna, né del voluminoso trolley, con cui era stata fotografata prima dell'imbarco, a Civitavecchia, davanti al Forte Michelangelo. Un particolare, questo, che ha fatto formulare l'ipotesi della valigia: Belling, dopo avere ucciso la moglie, di corporatura esile e alta appena un metro e 52, avrebbe potuto rinchiudercela e gettarla in mare. E potrebbe averlo fatto non dal balconcino della propria cabina (la numero 11.154 all'undicesimo piano della nave), probabilmente per non svegliare i due figli di 5 e 7 anni, ma dal ponte di poppa, distante poche decine di metri dal loro alloggio, magari in piena notte e approfittando del rumore dei motori, piuttosto forte in quel punto della nave. La trasmissione Chi l'ha visto ha proposto, in un filmato, l'esperimento con una donna dalla corporatura simile a quella di Li Yanglei, dimostrando che sarebbe potuta entrare, appunto, nel trolley.
(ha collaborato Cristina Gazzellini) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero