Rajoy, il galiziano inaffondabile, politico “di una volta”

Rajoy, il galiziano inaffondabile, politico “di una volta”
Rajoy, il galiziano «grigio» ma «inaffondabile», è sempre in pista: due anni fa nessuno, nel pieno della crisi e delle misure lacrime e sangue che...

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Rajoy, il galiziano «grigio» ma «inaffondabile», è sempre in pista: due anni fa nessuno, nel pieno della crisi e delle misure lacrime e sangue che il suo governo imponeva al paese per uscire dal tunnel della gravissima crisi ereditata dal socialista José Luis Zapatero, avrebbe scommesso una vecchia peseta sul suo futuro politico. Ma, tenace e ostinato, il presidente del Pp è arrivato primo alle due ultime elezioni politiche. Però senza maggioranza, vittima della morte del bipartitismo spagnolo, trasformato in quadripartitismo dall'irruzione di Podemos e Ciudadanos. Per il vecchip politico spagnolo, 61 anni, erede di José Maria Aznar, con il quale ora i rapporti sono gelidi, presidente del Pp dal 2004, premier dal 2011 dopo essere stato sconfitto due volte da Zapatero, ora si apre la partita più complicata. Quella della Gran Coalicion, che deve negoziare con due partner, il Psoe e Ciudadanos, che vorrebbero mandarlo in pensione. Ma ha dimostrato di avere i nervi saldi negli ultimi sei mesi di crisi e di paralisi politica. Il timido Rajoy, come lo ha definito Abc, rivendica il pedigree di politico di una volta. Uno degli ultimi al potere in Europa. Preferisce il lavoro in ufficio e gli spazi in famiglia ai divani degli studi tv, dove imperversano i suoi giovani e telegenici avversari. Anche se per salvare partito e governo ha accettato di aprirsi in alcune popolari trasmissioni tv: ha giocato a calcetto e cucinato davanti alle telecamere, dialogato con i bambini, sfidato a corsa un presentatore televisivo più giovane. Che è crollato, non reggendo il suo ritmo.
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Il Messaggero