Spagna, il capo di Podemos Pablo Iglesias bacia il leader catalano

È diventato rapidamente virale sulle reti sociali la fotografia di un bacio apparentemente sulla bocca nell'aula del Congresso dei deputati fra il leader di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È diventato rapidamente virale sulle reti sociali la fotografia di un bacio apparentemente sulla bocca nell'aula del Congresso dei deputati fra il leader di Podemos Pablo Iglesias e il portavoce di En Comu Podem, l'alleato catalano del partito post-indignado, Xavier Domenech. La foto è stata scattata quando Iglesias si è alzato per congratularsi con Domenech per il discorso che aveva appena pronunciato nel dibattito sul tentativo di investitura del leader socialista Pedro Sanchez.


Testimoni del bacio, sullo sfondo tre ministri seduti sul banco del governo uscente i titolari di economia, agricoltura e sanità, Luis de Guindos, Isabel Garcia e Alfonso Alfonso.

La foto ha incendiato i social. Alcuni internauti hanno paragonato il bacio fra i due dirigenti della nuova sinistra spagnola con quelli con cui si salutavano anni fa i dirigenti comunisti russi e delle repubbliche sorelle. Fra i più celebri, quello fra il russo Leonid Brejnev e il tedesco Erich Honecker o fra quest'ultimo e il russo Michail Gorbaciov. La Vanguardia online rileva che già più volte in passato i due politici alternativi spagnoli si sono salutati cosi, ma è la prima volta che avviene davanti a fotografi e teleoperatori, e davanti a tutto il parlamento.



  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero