Il gruppo integralista musulmano somalo al Shabaab ha lanciato un imponente raid contro una base militare nella regione semiautonoma del Puntland, nel nordest della Somalia:...
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La strage è avvenuta dopo che i terroristi hanno attaccato e invaso la città di Af Urur, riconquistata dai soldati subito dopo la battaglia. «I militari non hanno ripreso Af Urur con la forza - ha dichiarato Abdiasis Abu Musab, portavoce di al Shabaab - L'abbiamo abbandonata pacificamente dopo aver ucciso 61 soldati e catturato 16 auto militari». Site, il sito che monitora i movimento dei jihadisti sul web, ha precisato che al Shabaab ha rivendicato l'attacco attraverso il loro organo di propaganda Shahada. Af Urur si trova a circa 100 chilometri a sud di Bosaso, capitale del Puntland, vicino alle colline di Galgala, un'area controllata da al Shabaab: i suoi combattenti hanno attaccato e invaso la città diverse volte.
L'assalto è avvenuto dopo che il Puntland ha condannato a morte cinque membri al Shabaab arrestati il 26 aprile mentre guidavano un veicolo che trasportava esplosivi a Bosaso. Sempre in città, il mese scorso, il gruppo terroristico ha rivendicato il suo primo attacco suicida che ha provocato la morte di cinque persone: un agente della sicurezza e quattro civili. «I terroristi hanno ucciso diverse persone tra cui anziani, donne e bambini. Per loro è una norma uccidere civili quando sono sconfitti - si legge in una dichiarazione dell'ufficio del Presidente del Puntland - Al Shabaab si pentirà di averli uccisi: elimineremo i combattenti che si nascondono nelle aree del Puntland». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero