Un morto e due feriti gravi per una slavina caduta in Val Fonda, sopra Auronzo, nel bellunese. Un quarto sciatore invece si è salvato. Domenica nera per la montagna: si contano...
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I soccorritori degli sciatori investiti dalla slavina nel bellunese hanno estratto un cadavere dal fronte della slavina caduta stamane sul Cristallino d'Ampezzo, la cresta che divide Auronzo da Cortina. Altri due sciatori sono stati riportati in superficie vivi ma in condizioni disperate.
Le due persone in gravissime condizioni sono state trasportate all'ospedale di Treviso dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e a quello di Bolzano dall'eliambulanza dell'Aiut Alpin Dolomites. Sul posto il Soccorso alpino di Auronzo, Cortina, Centro Cadore, San Vito di Cadore, Dobbiaco, con diverse unità cinofile.
C'è una quarta persona rimasta coinvolta nella slavina. Lo sciatore è riuscito da solo a uscire illeso dalla neve e a dare l'allarme. Lo racconta Mauro Sovilla, caposquadra dei vigili del fuoco di Belluno intervenuti sul posto.
L'allarme alla centrale dei soccorritori era giunta alle 10. La slavina aveva un fronte di 60-70 metri ed è scesa lungo il pendio per quasi 150, travolgendo i quattro sciatori. La zona dove è avvenuto l'incidente è particolarmente frequentata dagli amanti del fuoripista. Mentre si svolgevano le operazioni di soccorso, infatti, i vigili del fuoco hanno notato la presenza non molto distante di altri sciatori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero