Siria, dopo il faccia a faccia Trump-Putin scattato in anticipo il cessate il fuoco

Siria, dopo il faccia a faccia Trump-Putin scattato in anticipo il cessate il fuoco
In Siria è scattato il cessate il fuoco, primo atto concreto dopo il faccia a faccia Putin-Trump ad Amburgo. L'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria...

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In Siria è scattato il cessate il fuoco, primo atto concreto dopo il faccia a faccia Putin-Trump ad Amburgo. L'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), riferisce che già da diverse ore prima della prevista entrata in vigore del cessate il fuoco, le 12 di oggi, i combattimenti erano praticamente cessati nella regione, che comprende le province di Quneitra, Daraa e Sweida. L'accordo è stata raggiunto dopo lunghi negoziati tra inviati americani e russi svoltisi in Giordania, durante i quali anche Israele è stato consultato. Interesse primario dello Stato ebraico, della Giordania e del loro alleato americano è quello di bloccare, con il congelamento dei combattimenti, anche l'avanzata di milizie libanesi Hezbollah e di altri Paesi, coordinate dai Pasdaran iraniani, verso il confine israelo-giordano. Non è chiaro chi dovrà sovrintendere all'applicazione del cessate il fuoco e segnalare le eventuali violazioni. La Russia ha detto che il compito sarà svolto da suoi militari, ma gli Usa non hanno confermato. La Giordania ha chiarito di non avere intenzione di schierare propri militari sul terreno. 


Israele ha fatto sapere di accogliere con favore «un vero cessate il fuoco in Siria» ma questo non deve consentire «la presenza dell'Iran e dei suoi mandatari nel territorio siriano in generale e nel sud in particolare». La dichiarazione è del premier Benyamin Netanyahu. «Ne ho parlato in maniera approfondita con il segretario di stato Usa Tillerson e con il presidente Putin: entrambi mi hanno detto - ha aggiunto - che comprendono la posizione di Israele e terranno conto delle nostre richieste».


«Grande apprezzamento per l'entrata in vigore dell'accordo tra Stati Uniti, Russia e Giordania, per una tregua nella regione sud-occidentale della Siria: si tratta di un passo importante verso una stabilizzazione sostenibile e duratura dell'area e la facilitazione degli accessi umanitari, nell'interesse della popolazione siriana e dei Paesi vicini» sottolinea la Farnesina. «Nel fare appello alle parti siriane e ai loro sponsor affinché la tregua sia seriamente rispettata, incoraggiamo Usa e la Russia a proseguire il dialogo per consolidare l'accordo e, possibilmente, estenderlo ad altre aree sensibili del Paese, anche nel quadro della lotta a Isil.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero